Regia di Joe May vedi scheda film
In attesa di essere giustiziato per un crimine non commesso, il Geoffrey Radcliffe (Vincent Price, il cui volto si svela soltanto nell'ultima sequenza) riesce a fuggire grazie alla sua invisibilità, procuratagli dal chimico dottor Griffin (Sutton). Pur avendo le ore contate (la monocaina che si è iniettato dà la pazzia come effetto collaterale), Geoffrey si mette alla ricerca dei veri colpevoli e, dopo varie peripezia ed imprese rocambolesche, estorce la confessione di Richard Cobb (Hardwicke), il vero assassino. Partendo dal personaggio creato dal H.G.Wells, Joe May confeziona la seconda puntata de L'uomo invisibile che sette anni prima era stato diretto da James Whale. Il film, scritto con Kurt Siodmak e sceneggiato da quest'ultimo con l'aiuto di Lester Cole, trova nello sfruttamento degli efficacissimi ed avanguardistici effetti speciali la sua punta di diamante, non trascurando tuttavia di imbastire una storia con una sua propria, intatta originalità.
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