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La scoperta di Morniel Mataway

Regia di Enrico Colosimo vedi scheda film

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La recensione su La scoperta di Morniel Mataway

di undying
4 stelle

Un viaggio a ritroso nel tempo conduce un critico d'arte al cospetto di un grande artista: un pittore, in realtà mediocre, reso celebre per via di un paradosso temporale. Da un racconto breve di William Tenn, un altro episodio (fantascientifico) della serie "Il fascino dell'insolito".

 

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Nato in Alabama, fuggito di casa per aderire alla scuola epistaltica di Parigi, infine stabilitosi a vivere a Roma, Morniel Mataway (Franco Graziosi) è un pittore di poco talento. Convive con Manuela (Ivana Monti), moglie insoddisfatta, scrittrice e attrice, l'unica in grado di portare a casa un piccolo stipendio. Un giorno, però, alla porta di casa di Mataway si presenta Glesco (Warner Bentivegna): sostiene di essere un direttore d'arte figurativa in arrivo dal futuro, precisamente dall'anno 3487 d.C. La tecnologia di quell'epoca ha permesso agli uomini di mettere a punto una macchina del tempo, che può essere azionata una sola volta ogni 50 anni, consentendo viaggi dalla durata molto limitata (un'ora circa). Il mezzo, in precedenza è stato esclusivamente utilizzato da studiosi interessati ad essere presenti a grandi eventi storici quali la Guerra di Troia, la scoperta dell'America, la presa della Bastiglia o la prima esplosione nucleare. In via eccezionale questa volta il viaggio nel tempo è stato permesso a un critico d'arte, il maggior conoscitore dell'opera e della vita di Morniel Mataway, "una delle poche creature immortali vissute nel XX° secolo". Presto Glesco scopre che i lavori di Morniel sono scadenti, non hanno nulla a che fare con quelle opere passate alla storia. Forse il talento dell'artista deve ancora emergere, magari Glesco è giunto in visita nel momento sbagliato, in anticipo o, più stranamente, per una irreparabile distrazione pittore e critico d'arte sono costretti a sostituirsi l'uno nel tempo dell'altro. 

 

"Forse è colpa del tempo, che finisce sempre per far crescere di statura, che mette in risalto gli aspetti migliori dei personaggi più importanti... o li distrugge, annientandoli del tutto."

(Glesco)

 

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Da un racconto breve di William Tenn (The Discovery of Morniel Mathaway, 1955), Biagio Proietti e il regista Enrico Colosimo traggono spunto per scrivere la sceneggiatura di questo secondo episodio (stagione n. 3) de Il fascino dell'insolito, quando la serie ha ormai preso una diversa connotazione di genere, trattando cioè temi cari alla fantascienza. Una storia molto interessante e ben scritta che, sulla carta, rende molto meglio rispetto alla modestissima riduzione televisiva che ne è stata girata (per durata, supera la media degli altri episodi, arrivando ad oltre 70 minuti, rispetto ai consueti 50). L'aspetto filosofico, sullo scambio di identità e sulla dinamica di un visitatore dal futuro, suo malgrado capace di modificare gli eventi passati (situazione teoricamente impossibile, in quanto paradosso scientifico), cade nel vuoto a causa di una regia quasi inesistente. Non a caso Colosimo ha diretto in tutta la sua carriera solo 9 titoli (tutti destinati alla RAI), che lo hanno visto impegnato, probabilmente solo a tempo perso, come cineasta nel lungo arco di anni che vanno dal 1956 al 1982. L'impostazione ironica della situazione, assieme alla recitazione artificiosamente teatrale dei protagonisti, si adatta a scenografie scarne e modeste. Restano impressi i buoni dialoghi, ma nel complesso La scoperta di Morniel Mataway tradisce il profondo e fantascientifico testo di partenza con una messa in scena superficiale e una trattazione dell'argomento prevalentemente grottesca, statica, priva di intuizioni visive, inadatta anche al pubblico (più) ingenuo di quegli anni.

 

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William Tenn (1920 - 2010)

 

Citazione 

 

"Platone, in un passo del Simposio, affronta la questione dell'attrazione tra i due differenti sessi. Dice, più o meno, così: all'origine entrambi facevano parte di un essere unico, l'androgino. Ma gli androgini erano arroganti, irriverenti, attentavano la pace degli dei. Allora Zeus, ordinò che ogni androgino fosse spaccato in due, in modo da separare i due sessi, come le due metà di una stessa mela. (...) Per ottenere che tutte queste metà, nel bisogno di ricongiungersi, si astenessero dal tramare contro gli dei. (...) Nel corso del tempo, spesso e volentieri, questo bisogno si è andato affievolendo, sino a diventare stanca indifferenza. Accadrà a voi, tra non molto. Ma, all'inizio del XXX° secolo, attraverso una severa rieducazione dell'infanzia, si è restituito al mito la sua antica autorità. Per cui da noi, ogni essere divenuto adulto, si accosterà all'altro sesso con l'esclusivo desiderio di rinnovare quell'antica metà perduta."

(Glesco)

 

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Il fascino dell'insolito  - La serie completa

 

STAGIONE 1 (1980)

- 1. La mezzatinta

- 2. La stanza n. 13

- 3. Piccolo assassino

- 4. Veglia al morto

- 5. Miriam

 

STAGIONE 2 (1981)

- 1. La strada al chiaro di luna 

- 2. La casa della follia

- 3. Impostore 

 

STAGIONE 3 (1982)

- 1. La tortura della speranza

- 2. La scoperta di Morniel Mataway 

- 3. Vampirismus

- 4. La cosa sulla soglia 

- 5. La specialità della casa

- 6. Castigo senza delitto 

 

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"C'è un tempo astronomico, ma insieme esiste una molteplicità di tempi della vita, il cui ritmo scandisce contemporaneamente, come l'oscillare del pendolo, innumerevoli ore l'una parallela all'altra.

Anzi, non esiste un tempo, il tempo, ma una pluralità di tempi che accampa diritti sull'uomo. [...]

Siamo nel tempo come se fossimo in piedi su un tappeto: ci guardiamo intorno, e vediamo che fino ai margini esso è tutto intessuto di antichi motivi, oppure non vediamo quei motivi e ci pare che la trama si copra interamente di nuovissime e diverse figure."

(Ernst Jünger)

 

La scoperta di Morniel Mataway (Enrico Colosimo, 1982)

 

F.P. 10/04/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 73'25")

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