Regia di Alex Greenlee vedi scheda film
Insensato e inutile esercizio di stile. Un cortometraggio girato bene e con ottimi effetti speciali, vincitore di ben sette premi, eppure del tutto privo di fascino. Sembra quasi un trailer di un film che ha per protagonista un brutto incrocio tra Alien e Predator.
Anni '70. Negli Stati Uniti alcuni problematici detenuti, ospiti in un carcere minorile, finiscono per diventare cavie al servizio della ricerca militare, orientata a creare un'arma cibernetica a fini strategici. Tre detenuti tentano di liberarsi dalle catene per fuggire, ma gli ostacoli per raggiungere la libertà si rivelano del tutto inattesi quando s'imbattono in una creatura geneticamente modificata.
Nulla di nuovo in questo cortometraggio che rimescola temi ormai visti e rivisti sino alla nausea. Lavoro penalizzato da una non-storia il cui vuoto è celato dietro un'idea priva di un minimo d'originalità, appesantita da dialoghi logorroici. Il colpo di grazia arriva quando subentra lo spettacolo vero e proprio: una creatura ch'è esatta via di mezzo tra Predator e Alien. Confezione impeccabile ed effetti speciali di qualità al servizio di uno sterile e francamente inutile esercizio di stile. Alex Greenlee continua stranamente a portarsi a casa qualche riconoscimento, lavorando anche come autore dei soggetti, assegnato a cortometraggi che onestamente non promettono nulla di buono.
"Il robot più intelligente del mondo sarà così intelligente da sapere che ci sono dei momenti in cui non bisogna pensare a niente e mettere la mente in uno stato di totale idiozia?"
(Fabrizio Caramagna)
Cybolica (Alex Greenlee, 2019)
F.P. 04/12/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 10'14")
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