Regia di Baz Luhrmann vedi scheda film
Wow. Gran bel film su una leggenda.
Biopic del mitico Elvis Presley, dal punto di vista del suo manager padre – padrone, che l’ha sfruttato, ci ha fatto una marea di soldi, ma l’ha pure reso la leggenda che è. Ed è forse il punto di vista giusto, se non si vuole fare un documentario, col Tom Hanks – manager che spiega come è andata, dal suo punto di vista, con tanto di scuse o spiegazioni nei momenti più controversi.
La storia è nota, la fama imperitura di Elvis pure, una carriera e una vita che terminò infine giovanissimo, per i canoni odierni, morendo a soli 42 anni. Il film è una figata e si seguono con passione le oltre due ore e mezza della pellicola. Assodato che Hanks è sempre all’altezza, ho trovato strepitoso lo sconosciuto (per me) Austin Butler, nella parte del protagonista: perfetto. Il pilota di tutta questa operazione è Baz Luhrmann, regista, sceneggiatore, pure produttore: fa un lavoro magnifico, sia in scrittura, sia nella ricostruzione degli ambienti, sia per l’approccio a un così grande personaggio. Il film è andato pure bene, al botteghino, dunque missione riuscita; andò al primo posto anche nelle classifiche italiane. Consigliatissimo, se non imperdibile. Per me, un 7/8.
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