Regia di George Stevens vedi scheda film
VOTO 7,5 ARIOSO Bel film, capace di sfruttare al meglio la storia tragica ed arcinota della giovane Anna, senza cadere nel patetico ma coraggiosamente in coerenza con il libro, innalzandosi verso un canto alla vita ed alla sua bellezza. Un'opera fatta di rumori, luci nel buio, debolezze umane e grandi nuvole in quel cielo blu che sembra appartenere solo agli uccelli, liberi e tesimoni della follia di un'umanità allo sbando. Grande regia di Stevens che prende di petto l'ambientazione claustrofobica, disegnando con la mdp la piccola mansarda-rifugio in ogni suo elemento, ma liberando lo sguardo in carrelli che "perforano" letteralmente le pareti rendendo ancora di più il concetto di segregazione, di divisione per mezzo di un semplice muro di mattoni o di un solaio di legno.
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