Regia di Mario Baffico vedi scheda film
La storia d'amore tra Pina e Righetto, in un paesino ligure, è fortemente contrastata dal padre e dal fratello di lei, che la vorrebbero sposa a Marco. Quando Righetto viene ingiustamente incarcerato, Pina sembra realmente condannata alle nozze con Marco, e fugge.
La trama cominciava a essere sorpassata già all'epoca ed è invecchiata decisamente male: una ragazzina, appena maggiorenne, viene costretta dal padre-padrone a sposare il cugino molto più grande di lei per preservare il patrimonio di famiglia; la giovane fugge con l'amato fidanzato ma la coppia decide di mantenersi casta fino al matrimonio, per non offendere Dio e non suscitare ulteriori scandali in paese. Bene, un film come questo Amanti senza peccato oggi serve a ricordarci come eravamo, noi italiani, solamente l'altro ieri. Integralismo religioso, matrimoni tra consanguinei, patriarcato esasperato e quant'altro: in questa pellicola ci sono tanti argomenti che, a pochi decenni dalla sua uscita, sarebbero stati usati dagli italiani per additare come 'incivili' usi e costumi di popoli stranieri. Un po' da riflettere c'è. Per il resto, cioè dal punto di vista strettamente artistico, Amanti senza peccato è un'operina discreta nella fattura, girata in modo asciutto e senza fronzoli, nonché l'ultima prova registica di Mario Baffico, già repubblichino e autore di un cinema virato alla propaganda di regime. Di Paola Ojetti e Cesare Lodovisi (alias Ludovici) il copione, tra gli attori in scena Antonio Cifariello, Flora Mariel, Angelo Cavatorta, Domenico Gentile e Maria Bracco. 3/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta