Regia di Hamilton Luske, Ben Sharpsteen vedi scheda film
Secondo film animato della Disney, ma rispetto a Biancaneve appare come un lieve passo indietro: le animazioni sono anche qui molto belle, i colori suggestivi e tecnicamente è un film di primissimo ordine, ma come adattamento del libro di Collodi lascia un po' a desiderare. Sono stati eliminati diversi episodi, ma anche la sostanza dell'opera appare più levigata, forse anche più conformista: le peripezie di Pinocchio vengono adattate ai gusti del pubblico americano in un periodo difficile come quello dell'entrata in guerra, che ne causo' l'insuccesso commerciale al momento della sua uscita. Si tratta comunque di un film realizzato con dispendio di mezzi e attenzione al dettaglio, belle musiche di Harline e Smith premiate con un meritato Oscar, alcune sequenze che lasciano il segno come la fuga nel paese dei Balocchi e la trasformazione in asini, effetti speciali e visivi all'avanguardia per una produzione del 1940. Pinocchio è molto umanizzato e quasi non sembra un burattino, ma tra i personaggi minori spicca soprattutto il Grillo Parlante ribattezzato Jimini Cricket, mentre il Gatto Figaro e il pesciolino Cleo sono un'aggiunta forse superflua. La scena della fuga dal ventre della balena è ugualmente impressionante, con l'effetto della tempesta reso graficamente in maniera magistrale, ancor più se si pensa che all'epoca le conquiste dell'animazione erano ancora limitate. Per i Collodiani doc il film potrà risultare troppo diverso dal libro, mentre chi ignora il romanzo e lo prende come opera autonoma si divertira' e ne resterà deliziato.
Voto 8/10
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