Regia di Nancy Meyers vedi scheda film
Il maschilista ed aitante Nick Marshall se la spassa nell’azienda Nike dove svolge brillantemente la professione di pubblicitario e si è guadagnato una rispettosa fama di sciupafemmine. Finché una scossa elettrica gli dà la possibilità di ascoltare i pensieri delle donne con cui viene a contatto. Equivoci, ma molta fortuna. Ed una nuova vita. Il difetto principale della piacevole commedia diretta col solito brio da Nancy Meyers è l’eccessiva lunghezza: non può un film del genere durare due ore e sei minuti senza peraltro qualche motivo specifico. Ed allora l’avvio intelligente ed originale si perde poi nell’ultima parte in uno svolgimento prolisso e mieloso. Però il film è gradevole, si lascia vedere senza porsi tante domande, trasmette un accenno di nostalgia della grande commedia che fu, ha un repertorio di allusioni erotiche stuzzicanti. Mel Gibson si dimostra a suo agio nella commedia, pigliandosi anche in giro nella parte del macho bello e mascalzone. I comprimari non sono sempre puntuali: svogliata Helen Hunt, sprecatissima Bette Midler, sacrificata Marisa Tomei.
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