Regia di Nancy Meyers vedi scheda film
Difficilissimo per l'uomo, in generale, inerpicarsi per i complessi tornanti della mente femminile: e se fosse possibile per un macho , figlio di buona donna, sufficientemente cinico e senza scrupoli sentimentali percepire ogni pensiero delle donne che incontra? L'idea, di per sè simpatica e stuzzicante, avrebbe forse avuto bisogno di sceneggiatura e regia più sottili, mentre questo film di grande successo commerciale la banalizza presto: nonostante la buona prova attoriale di un Mel Gibson qui autoironico , la regista Nancy Meyers scivola, dopo una prima parte abbastanza divertente, verso un finale da affogamento nel brodo di giuggiole puro. Va bene che siamo nel genere commediola rassicurante , ma , a rigor di logica, è mai possibile che un soggetto come il protagonista, dopo i tiri mancini giocati alle amanti, diventi un cuor gentile da mettere a rischio la propria immagine di maschio Alfa dicendo a una delle conquiste di essere gay per non ferirla? Oppure, il pentimento sostanziale circa la propria attività di conquistador per tramutarsi in eroe sanvalentiniano è accettabile? Visto il risultato, c'è da esser propensi per il no....
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