Espandi menu
cerca
What Women Want. Quello che le donne vogliono

Regia di Nancy Meyers vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Immorale

Immorale

Iscritto dal 10 agosto 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 119
  • Post 39
  • Recensioni 399
  • Playlist 20
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su What Women Want. Quello che le donne vogliono

di Immorale
8 stelle

Ho sempre avuto parecchi pregiudizi nei confronti di questo film, visione varie volte iniziata nel corso degli anni e mai portata a termine per vari motivi inconsci, quindi  irricordabili e inspiegabili. Ma, finalmente, quasi tre lustri dopo l’uscita, complice una prof. di inglese amante delle commedie (che aveva già “colpito”, maldestramente, qui) , ho potuto apprezzarne i numerosi pregi grazie soprattutto ad un elemento che non avevo preso in considerazione prima: il film va assolutamente visto in lingua originale (con sottotitoli parimenti in americano per capire le accozzaglie di sillabe bofonchiate dagli attori tutti [perché la maggior-parte degli attori americani non pronuncia parole, le mangia]). Il doppiaggio italiano, infatti, non riesce a rendere la brillantezza dei dialoghi a dir poco scintillanti del testo originale, a causa forse di difficoltà linguistiche specifiche (per ogni 5 parole in inglese/americano, di media, ne occorrono oltre il doppio per renderne il senso in italiano) che di conseguenza portano ad “adattamenti” in fase di traduzione.  

 

 

Tenuto conto di questo aspetto, dicevamo, “What women want” è una vera sorpresa. Una commedia brillante che richiama sia la classica “screwball comedy” del periodo d’oro hollywoodiano (anni 40/50), con il palese omaggio a Frank Capra per la svolta fantastica della trama ed il finale consolatorio, che l’opera di maestri quali Billy Wilder e Howard Hawks, rendendo godibilissima la vicenda raccontata.

 

 

La quale altro non sarebbe che una (originale) guerra dei sessi con un unico contendente, in pratica: la mente del protagonista Nick Marshall/Mel Gibson, noto misogino e sciupafemmine, che si ritrova improvvisamente capace (quasi) magicamente di leggere le menti delle rappresentanti dell’altro sesso, comprese ex-mogli e figlie. Tale spunto, ottimamente sviluppato, permette di godersi appieno una trama abbastanza lineare nella sua classicità ma realmente divertente in numerose situazioni, quali la notte di sesso con Lola/Marisa Tomei, i duetti silenziosi con Darcy/Helen Hunt o i goffi tentativi del protagonista di liberarsi della “maledizione”. Ulteriore valore aggiunto, infine, l’ottimo lavoro di immedesimazione di tutti i protagonisti, completamente a loro agio nel mood brillante e giocoso della pellicola, soprattutto di un convincente Mel Gibson che non sarà (mai) Cary Grant, James Stewart o Rock Hudson ma in questo frangente gigioneggia piacevolmente come raramente gli capiterà in futuro.  

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati