Ebe (ora fisioterapista), Gianni (pescatore in Sardegna nella cooperativa "Aragosta rossa"), Vincenzo (ora lavora il legno), Pasquale (educatore in un carcere minorile) e Pietro (creatore di pupazzi in gommapiuma) all'apparenza non hanno niente in comune, tranne il fatto di vivere o di avere vissuto a Torino. Alla fine degli anni Sessanta i cinque furono i protagonisti della storica vertenza, iniziata nel 1969 e terminata negli anni Ottanta, che vide di fronte gli operai e la Fiat.
Note
Il partigiano Guido (Chiesa) da anni fa militanza usando a volte la cinepresa, a volte la videocamera, rielaborando spesso materiali di repertorio, sfruttando sino allo sfinimento avid e moviole. In totale complicità con Daniele Vicari, prima di buttarsi nell'amato "Johnny" di Fenoglio, realizzò questo struggente film documentario, partendo dall'esperienza di cinque "piccoli indiani", ieri operai Fiat, oggi nelle "riserve" di una quotidianità serena e pacificata solo in apparenza. Chi avesse voglia di capire come si è passati dal "fordismo" alla globalizzazione, perché l'omologazione trionfi al posto dei pensieri divergenti e del sano antagonismo, come mai "la marcia dei 40 mila" segnò la fine delle lotte della classe operaia, insegua in capo al mondo "Non mi basta mai", sincero come il pugno di ferro inferto dai padroni, dai vertici sindacali e dalla stampa di regime a tutti gli uomini e le donne che credevano nell'Utopia.
ottimo film, racconta con ritmo e passione un momento cruciale della lotta operaia in questo paese e riesce a combinare la storia con l'intimo, raccontando le scelte di persone che hanno dovuto continuare a vivere dopo una sconfitta.
Il diritto al lavoro è il protagonista di questa indagine di un'ora e un quarto di durata curata dal documentarista già abbastanza esperto Chiesa (anche inserito nel giro dei videoclip musicali) e da Vicari, regista più giovane e promettente (nel 2003 vincerà un David come miglior regista esordiente per Velocità massima). Attraverso immagini di repertorio ed… leggi tutto
Il partigiano Guido (Chiesa) da anni fa militanza usando a volte la cinepresa, a volte la videocamera, rielaborando spesso materiali di repertorio, sfruttando sino allo sfinimento avid e moviole. In totale complicità con Daniele Vicari, prima di buttarsi nell’amato “Johnny” di Fenoglio, realizzò questo struggente film documentario, partendo dall’esperienza di cinque “piccoli… leggi tutto
Il diritto al lavoro è il protagonista di questa indagine di un'ora e un quarto di durata curata dal documentarista già abbastanza esperto Chiesa (anche inserito nel giro dei videoclip musicali) e da Vicari, regista più giovane e promettente (nel 2003 vincerà un David come miglior regista esordiente per Velocità massima). Attraverso immagini di repertorio ed…
un diskorso indiretto libero, in kui ho skritto tutto quello ke mi veniva in mente.. so già ke avrei potuto usare questo spazio x fare qualkosa d +kostruttivo..
Il partigiano Guido (Chiesa) da anni fa militanza usando a volte la cinepresa, a volte la videocamera, rielaborando spesso materiali di repertorio, sfruttando sino allo sfinimento avid e moviole. In totale complicità con Daniele Vicari, prima di buttarsi nell’amato “Johnny” di Fenoglio, realizzò questo struggente film documentario, partendo dall’esperienza di cinque “piccoli…
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Commenti (1) vedi tutti
ottimo film, racconta con ritmo e passione un momento cruciale della lotta operaia in questo paese e riesce a combinare la storia con l'intimo, raccontando le scelte di persone che hanno dovuto continuare a vivere dopo una sconfitta.
commento di raider