Regia di Kris Roselli vedi scheda film
Opera prima decisamente superiore allo standard. Se prodotta con maggior disponibilità economica, interpretata da veri attori e leggermente accorciata, avrebbe certamente dato filo da torcere a titoli molto più noti (ma meno riusciti) distribuiti capillarmente sulle piattaforme dello streaming.
Nel tentativo di effettuare una rapina all'interno di un negozio di liquori, quattro ladri rimangono coinvolti in una sparatoria. Riescono a scappare ma senza refurtiva, lasciandosi alle spalle una vittima e con uno della banda centrato a una gamba da una pallottola. Nel tentativo di fuga arrivano a una fattoria isolata, che reputano essere ideale per nascondersi. All'interno vivono l'anziana Bee (Janice LaFlam) e sua nipote Rose (Audrey Kovár), che senza opporre resistenza prestano soccorso al ferito. Mentre uno dei quattro scompare, abbandonando al loro destino i complici, i tre criminali rimasti scoprono molto presto come essersi fermati in quel posto sia stata, senza dubbio, la peggiore idea della loro vita.
"Tra gli uomini ci sono assassini che non hanno ancora sparso sangue, ladri che non hanno ancora rubato nulla, e bugiardi che finora hanno detto la verità."
(Khalil Gibran)
Kris Roselli debutta con questo parzialmento riuscito lungometraggio, applicandosi in multiplo ruolo di produttore, sceneggiatore e regista. Come la maggior parte degli esordienti ha un budget limitato che impone non solo di girare in pochi giorni (11), ma di far interpretare la pellicola ad attori emergenti (quindi sconosciuti) del circuito underground. Hideout infatti è un'opera prima che presenta grossi limiti per recitazioni poco professionali e, marginalmente, per una scarsa capacità di sintesi. Se Roselli avesse infatti tagliato almeno mezz'ora della parte centrale - durante la quale avviene poco o nulla - il risultato sarebbe certamente stato molto migliore. Anche così il film riesce comunque a fare il suo buon effetto, soprattutto durante la deriva granguignolesca concentrata nella mezz'ora conclusiva, scatenata dell'entrata in scena del paranormale. Perché, detto in breve sintesi, è qui raccontata cinematograficamente la classica storia di una strega immortale che "mangia bambini" (letteralmente), ambientata in un contesto da home invasion, diretta senza distrazioni di genere (horror, punto e basta) e con trucchi di make up che oscillano alternativamente tra l'ottimo (l'effetto voodoo della bambola feticcio e il pugnale nell'occhio, destinato a Kyle/Bryan Enright) e il discreto (le metamorfosi di Rose con effetto iride e pupilla da posseduta). Hideout difficilmente deluderà il purista del genere, a patto che lo stesso sia ben consapevole di trovarsi di fronte a nulla di veramente nuovo, realizzato con pochi mezzi ma, nonostante tutte le limitazioni, capace di garantire (più di) qualche brivido genuino.
"Tutti gli uomini sono nati ribaldi, banditi, ladri ed assassini. Senza la potenza restrittiva della Provvidenza, nulla ci impedirebbe di mostrarci così come siamo, in qualsiasi occasione."
(Daniel Defoe)
Trailer
F.P. 22/11/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 114'20") / Data del rilascio USA (streaming): 09/11/2021
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