Regia di Erik Bloomquist vedi scheda film
Horror a basso costo, basato su una convenzionale e prevedibile sceneggiatura che propone il solito hotel infestato, alla Shining di Kubrick.
I gemelli fraterni Spencer (Taylor Turner) e Sarah (Amelia Dudley) decidono di sostare per un periodo di tempo in una remota locanda del Vermont, al fine di indagare sull'ultimo luogo noto in cui è stato visto il loro padre, misteriosamente scomparso la notte in cui sono nati provocando, durante il parto, la morte della madre. Una volta effettuato il check-in, l'inquietante locandiere (Greg Schweers) e l'enigmatico giardiniere Dean (Beau Minniear) narrano ai gemelli la tragica e terrificante storia dell'hotel. Imprigionati all'interno del sinistro fabbricato, Spencer e Sarah devono cercare di restare in vita sino all'alba sperando di poterne uscire illesi.
Il terzo film diretto da Erik Bloomquist - dopo un horror (Ten minutes to midnight) e una commedia (Weekender) - segna un evidente passo indietro da parte dell'autore. In tutti i sensi dato che il budget sembra qui essere ancora più ridotto, mancano attori noti e il soggetto segue un'idea semplice e convenzionale. Night at the Eagle Inn racconta la solita storia di fantasmi, inserendo la figura di un locandiere fallito a causa di una deviazione stradale che, nel 1994, ha contribuito a rendere isolato (quindi senza più clienti) il locale. Per rimediare al disastro economico si è trovato costretto a stipulare un patto demoniaco con l'impegno di procurare 100 vittime, ad ognuna delle quali viene fatto firmare un "registro degli ospiti" che ha l'effetto d'imprigionarne l'anima nell'hotel. Guarda caso ne mancano giusto due quando Spencer e Sarah decidono di pernottare. Relativamente corto e titolare di diversi riconoscimenti, il film non offre alcuna ragione per poter essere apprezzato, dato che anche a livello tecnico Bloomquist si adegua al minimo sindacale. L'unica trovata originale è quella di proporre "spettri" che si manifestano apparendo sugli schermi dei televisori posizionati nelle camere dell'hotel. Cameo del regista nei panni di Joseph, il padre dei due protagonisti.
P.S.: personalmente, la cosa che più ha fatto senso in Night at the Eagle Inn sono le unghie con smalto di Spencer (Taylor Turner).
"La decenza di un albergo risplende soprattutto nel rigore che impiega a far sparire tutte le tracce degli ospiti precedenti delle sue camere. Deve dare l’illusione che quella camera è occupata da qualcuno per la prima volta. Non è certo facile, anche perché le tracce che lasciamo non sono tutte visibili. Il pensiero della contaminazione psichica di un luogo può ostacolare seriamente il sonno."
(Guido Ceronetti)
Trailer
F.P. 15/11/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 70'05") / Data del rilascio USA (streaming): 02/11/2021
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