Trama
Il ricco mercante e collezionista toscano Buoso Donati muore improvvisamente a casa sua. Tutti i parenti accorrono per piangerne la scomparsa, ma la loro reale intenzione è capire dove andranno a finire i suoi soldi, dunque iniziano a mettere a soqquadro la villa alla ricerca del testamento. Una volta trovato, scoprono la tremenda verità: Donati ha lasciato tutti i suoi beni al vicino convento di frati, senza intestare nulla agli avidi parenti. Indecisa su cosa fare, la famiglia decide di affidarsi a Gianni Schicchi, un furbo faccendiere famoso per essere in grado di muoversi con disinvoltura tra i cavilli della legge. Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell'atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell'aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui. Ma le preghiere della figlia Lauretta, innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi, soprattutto quando scopre che i due aspettano un figlio. Schicchi decide di escogitare un piano: dal momento che nessuno è ancora a conoscenza della morte del vecchio Buoso Donati, ordina che il cadavere venga nascosto per poterne prendere lui stesso il posto e dettare al notaio un nuovo testamento. I parenti accettano il piano, il cadavere viene nascosto in un frigorifero e ognuno segretamente inizia a corrompere Schicchi per assicurarsi la parte più cospicua di eredità. Fingendosi Buoso Donati, Schicchi declina dinanzi al notaio le ultime volontà e, quando dichiara di lasciare i beni più preziosi al suo «caro, devoto, affezionato amico Gianni Schicchi», i parenti comprendono la terribile beffa ed esplodono in urla furibonde. Il finto Buoso li caccia quindi dalla casa, divenuta ora di sua esclusiva proprietà, insieme alla figlia Lauretta e Rinuccio.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Fin dal primo momento ho detto: faccio questo film solo se possiamo girarlo tutto in presa diretta. E così è stato! Solo in questo modo gli interpreti hanno avuto la possibilità di potersi esprimere davanti alla macchina da presa nel modo più coinvolgente, umano e diretto possibile. Questo era quello che cercavo: portare un’opera lirica a diventare cinema. Ho scelto Puccini perché il suo modo di comporre è già di per sé cinematografico e la storia inventata da Forzano è un perfetto plot narrativo, degno di una commedia all’italiana di Monicelli. Seguendo questa ispirazione e facendomi guidare dall’intuito ho creato questo mio primo film musicale che vive grazie alle competenze di una troupe fantastica che ha sposato il progetto e l’ha sostenuto con grande passione".
Note
Dall'opera di Puccini.
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
Bellissimo inizio, credevo fosse la versione moderna della storia molto interessante dell'opera di Puccini, ma poi... doccia fredda, comincia la buffonata del parlato cantato (armonia irritante) che continua per tutto il film :-(( ma VFC, voto 0
commento di stokaiser