Regia di Serge Mirzabekiantz vedi scheda film
TFF 39 - FUORI CONCORSO-SURPRISE
Il giovane Nikolaï vive con devastò interiore la circostanza di essere stato abbandonato dai genitori appena nato, e il fatto di essere accolto presso varie famiglie affidatarie ove peraltro regna l'armonia e una serenità di intenti e condizioni, non lo rassicura affatto.
Il bosco che cinge la casa ove attualmente vive il giovane, si tramuta poco per volta, da luogo di facciata pericoloso, buio ed inospitale, a rifugio ove trovare quella protezione e le condizioni, primordiali ma convincente, per pensare di trovare in quel posto le condizioni per crearne una luce, di famiglia.
L'occasione propizia si presenta con l'arrivo nella struttura di una bella quindicenne, Camille, che, dopo momenti di diffidenza ed ostilità, decide di raccontare a Nikolaï la sua drammatica storia, fatta di abbandono, ma pure di chiamarmi n aborto indotto e di una maternità a cui ora, per quanto ancora adolescente, non vuole più rinunciare.
Il ragazzo convincerà Camille a fuggire con lui, trovando riparo in una baracca riadattata alla meglio addentro alla cupa ma per lui rassicurante foresta, vera madre bistrattata e violata di tutta l'umanità.
E si convincerà anche di essere il padre della piccola creatura che Camille sta crescendo nel suo giovane grembo. È un bel ritratto di disagi giovanili e di una intesa per vincere la solitudine e la costruzione, quello che il belga Serge Mirzabekiantz ci racconta in questo suo dramma, forte di uno scavo psicologico convincente, in grado di rifuggire inutili porti consolatori spesso inverosimili, per rifugiarsi dentro una realtà che, purtroppo, è sempre più dura ed amara di quanto i sogni e le speranze ci indurrebbero quanto meno ad augurare ai nostri giovani protagonisti, bravissimi e credibilissimi: Quito Rayon Richter e Elsa Houben.
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