Regia di Matteo Fresi vedi scheda film
Tra il 1849 e il 1957, nella splendida cornice della terra sarda di Gallura, la faida tra due famiglie - i Vasa e i Mamia - produsse una carneficina che arrivò a contare oltre settanta morti. Al centro della vicenda, vecchi rancori puntigliosi, un matrimonio saltato a causa di ruggini antiche, un amore osteggiato tra una protetta dei Vasa e Bastiano (Arcangeli), il muto con una mira infallibile, che negli anni della faida fu l'artefice della maggior parte degli omicidi, con la guardia nazionale piemontese costretta ad assistere impotente al parossismo dell'implacabile legge dell'onore.
Matteo Fresi esordisce dietro la macchina da presa con un film ambizioso e coraggiosissimo, ispirato a una storia realmente accaduta, tutto parlato in sardo stretto e con una forte vocazione antropologica, una sorta di western capace di dare conto dell'assoggettamento totale del singolo alle regole arcaiche dei vincoli familiari. Se l'impalcatura narrativa funziona a meraviglia e le scelte estetiche (la splendida fotografia di Gherardo Gossi e la strepitosa colonna sonora di Paolo Baldini DubFiles, vero valore aggiunto del film) sono davvero ragguardevoli, qualche pecca si nota nella scelta di un cast composto in gran parte da non porofessionisti, non sempre all'altezza della situazione.
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