Regia di Rui Qi vedi scheda film
TORINO FILM FESTIVAL 39: CONCORSO TORINO 39
Una graziosa bimba dodicenne vive in una zona montuosa della Cina con la nonna, orfana di madre e con un padre che lavora in un luogo remoto. Il giorno in cui viene ingiustamente accusata di un furto occorso nella sua classe, la piccola verrà automaticamente classificata come colpevole, e tenuta a pagare la somma sottratta ad una sua compagna di scuola. Senza un soldo, senza un appoggio che non sia quello basico offerto da una nonna non certo in grado di supplire una carenza familiare cronica, la bimba decide organizzarsi per trovare i soldi e sdebitarsi di quell'accusa comunque infondata.
La situazione tuttavia precipiterà a causa di una iniziativa impulsiva della nonna che, nell'intenzione di aiutare la nipote, finirà col pregiudicarne ulteriormente le sorti.
Sorretto da una sceneggiatura solo tratteggiata e in effetti un po' debole, The day is over poggia tutta la sua forza sulla naturalezza delle sue giovani interpreti e sulla bellezza per nulla edulcorata di un panorama montano schietto e senza filtri.
Entrambe le qualità prendono il sopravvento su in film dalla struttura altrimenti debole, che sfrutta questi punti di forza caratteristici e un po' limitanti per accentuare la sua analisi su un dettaglio completamente realistico, che sfuma la narrazione ibridando il prodotto verso un taglio documentaristico che presenta pregi e difetti in grado di gestirsi ed alternarsi il percorso di una storia appena tratteggiata, quasi sfumata.
Un cinema di stampo neorealista ancorato ai dettagli sociali di un contesto popolare ancora adatto al fascino del racconto intimo, che non necessita di costruzioni né palinsesti artificiali di finzione alcuna per risultare credibile ed opportuno.
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