Regia di Jay Roach vedi scheda film
Un meccanismo di accumulo che allinea imprevisti e qui pro quo ridanciani con leggera brillantezza.
Impiccioni, sospettosi, guastafeste: l'assortimento di stereotipi (negativi) sui suoceri non ha limiti. E in Ti presento i miei un divertito Robert De Niro li assorbe tutti. Le sue paranoie di agente della CIA in pensione si riversano su ogni aspirante fidanzato della figlia (Teri Polo), e al massimo grado sul povero Ben Stiller, che però, di suo, ci mette anche una pesante dose d'imbranataggine. All'inizio, la commedia scritta da John Hamburg e Jim Herzfeld ingrana una marcia bassa, ma basta che l'incontro-scontro tra Stiller e De Niro s'infiammi e lo spasso arriva subito, fomentato da un meccanismo di accumulo che allinea imprevisti e qui pro quo ridanciani (la questione della droga, la valigia sbagliata, l'incendio all'altare ligneo, lo Sfigatto sostitutivo) con leggera brillantezza e che – va detto – dribbla saggiamente la tentazione alla volgarità. De Niro è simpaticamente antipatico e prende un po' in giro se stesso e certi suoi ruoli del passato, Stiller è un degno protagonista e sa essere immedesimabile, Owen Wilson è un buffo fanfarone. I buoni sentimenti del finale sono i soliti, però la direzione attoriale di Jay Roach è calorosa. Un film gradevole dai titoli di testa a quelli di coda (e non è poco...). Da non perdere le irresistibili registrazioni posizionate in chiusura.
Davvero molto bella la colonna sonora originale di Randy Newman: la sua canzone A Fool In Love ha ricevuto la nomination all'Oscar (senza vincerlo).
♥ BUON film (7) — Bollino VERDE
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