Regia di Steven R. Monroe vedi scheda film
Quattro geniali ricercatori del paranormale decidono di suicidarsi, rinchiudendosi nell'allegro maniero di Harland, un idilliaco fabbricato in passato riservato a sfortunate pazienti, costrette in schiavitù da un simpatico e schizofrenico dottore abile col bisturi e promotore dell'aborto. Inguardabile horror televisivo diretto da Steven R. Monroe.
Missuri (USA). In un antico fabbricato costruito all'inizio del XX° secolo, noto come Harland Manor, giunge un team composto da quattro investigatori del paranormale, intenzionato a documentare gli avvenimenti inspiegabili all'interno dell'edificio, notoriamente celebre per essere infestato da spettri. L'attuale proprietario racconta loro del tragico passato, risalente al 1950, quando la struttura venne convertita in ospedale psichiatrico femminile - in realtà a copertura di aborti illegali e violenze sessuali nei confronti delle pazienti - sotto la gestione del malvagio e violento dottor Thomas (Rick Gensiorek).
Steven R. Monroe non è un genio, d'accordo. Però il remake di I spit on your grave (2010) e il suo seguito, per quanto scontati, erano ben costruiti e qualitativamente in grado di garantire un buon intrattenimento. Dal mediocre The exorcism of Molly Hartley (2015) la sua carriera è proseguita in lento e inarrestabile declino, finendo per restare impegnato principalmente al servizio di modesti lavori televisivi (di tutt'altro genere). Questo doppio ritorno (al lungometraggio e all'horror) non fa differenza, essendo nato come film per la televisione. Quindi è prevedibile come il tasso di effetti speciali possa essere in parte stato limitato dalla destinazione finale. Ma il dramma è che Harland Manor non solo non riesce a provocare un timido brivido di paura, ma appare come l'ennesima brutta copia di un mockumentary stile Paranormal activity, già visto e rivisto quindici anni fa. L'azione si snoda lentamente in un unico ambiente, con fotografia pessima, senza che mai nulla - eccezion fatta per gli ultimi 5 minuti - accada. Un incipit con i protagonisti in auto che, per quasi dieci minuti, discutono del più e del meno preannuncia come i ritmi del film saranno in grado di mettere a dura prova la pazienza del più distratto e tollerante spettatore. Giunti a destinazione i nostri eroi si prodigano nell'attuare le solite riprese, utilizzando telecamere di sorveglianza, appositamente collocate, alternate a quelle eseguite con le attrezzature tipiche dei ricercatori paranormali. Ma in questa circostanza, a dirla tutta, dimostrano d'essere un bel pò tonti, al punto che si stenta a credere quanto accade nel finale: muoiono quasi tutti, dopo aver istigato a male parole e a più riprese le entità spiritiche, pur se ben consapevoli della pericolosa situazione e certi di essere in presenza di spettri violenti e portati al delitto. Un suicidio multiplo, dei più demenziali a cui è dato assistere...
"Dal nulla in cui rientri ombra tradita
Non uscir a turbarmi.
È troppo forte
L'orror da cui la colpa mia è seguita."
(Giuseppe Artale)
Trailer
F.P. 26/12/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 91'44") / Data del rilascio USA (Streaming): 29/10/2021
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