Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Carlo (Stefano Accorsi) è un bel ragazzo con un lavoro sicuro che sta per avere una figlia dalla sua compagna Giulia (Giovanna Mezzogiorno). Anche se apparentemente nulla gli manca, si sente segretamente insoddisfatto e quando conosce una ragazzina appena diciottenne che gli fa il filo (Martina Stella), decide di concedersi un’avventura con lei. Intanto i suoi amici (Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci) non sono messi meglio: ognuno a suo modo è ancora alla ricerca di uno scopo che dia senso all’esistenza e alle prese con problemi matrimoniali o sentimentali. Decideranno, dunque, di mollare tutto e di lanciarsi in un viaggio sgangherato verso paesi lontani.
C’è un momento nella vita di ognuno in cui è necessario rinunciare ai sogni della giovinezza e alla libertà che la contraddistingue per affrontare, spesso, una vita ordinaria carica di responsabilità. Lo scarto tra i desideri della gioventù e la triste realtà quotidiana degli adulti può destabilizzare e lasciare uno strascico di rimpianti spesso celati dietro una serenità di facciata: ma sotto ribolle la lava, che in alcuni casi può salire in superficie. Guardando L’ultimo bacio bisogna ammettere che, attraverso il proprio cinema, forse nessuno come Muccino è stato in grado di descrivere meglio questi stati psicologici; il divario tra fantasie e reale e tutto ciò che ne deriva. L’ultimo bacio è un film perfettamente sincronizzato, diretto con sapienza tecnica e un’ottima orchestrazione di tutti i (bravi) attori che ne fanno parte. Un film realmente ispirato dove il regista riesce a ridarci per intero i sentimenti e le emozioni dei suoi personaggi, permettendoci di identificarci in loro. È qui che si trova l’essenza migliore del cinema di Muccino, senza dubbio, prima della lenta deriva americana.
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