Regia di Art Stevens, Ted Berman, Richard Rich vedi scheda film
Classico Disney minore, poco ispirato e nemmeno così originale. Antropomorfizzazione con cui la casa d’animazione statunitense prova a veicolare i soliti buoni sentimenti. Ma nessun elemento rimane negli annali, a partire da una regia piatta e una sceneggiatura senza brillantezza.
Uno dei più anonimi e (probabilmente) meno conosciuti classici Disney. “Red e Toby nemiciamici”, film del 1981 con regia a sei mani, è la storia di una giovane volpe (orfana, adottata da una zitellona) e di un cane da caccia (ingaggiato da uno spietato cacciatore), amici da cuccioli e poi, una volta adulti, messi uno contro l’altro dalla natura (e forse anche dalle convenzioni), oltre che dall’addestramento del temibile padrone di Toby. Le tematiche di amicizia, senso del dovere, istinto primordiale, socializzazione sono come al solito per la Disney alla base dell’operazione e fungono da perno su cui si regge una vicenda piuttosto banale, che l’antropomorfizzazione dei protagonisti rende narrativamente più semplice ma anche più plausibile concettualmente.
La sceneggiatura appare scialba e piuttosto piatta, appesantita da una regia poco ispirata, coi sentimenti dei protagonisti a fungere da unico elemento portante. Alla fine la fruibilità ne risente e, anche grazie ad un finale scontatissimo ed alla mancanza totale di brillantezza in dialoghi e caratterizzazioni, i motivi del perché sia considerato un Disney “minore” non appaiono così misteriosi.
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