Regia di Art Stevens, Ted Berman, Richard Rich vedi scheda film
Tra i meno celebrati prodotti disneyani, complice il periodo opaco in cui apparve (i tristi anni ottanta, momento di smarrimento per la casa del topo), è tuttavia uno dei più belli nella sua onestà. Sapore antico e rustico di malinconiche schitarrate country, colori vividi come agreste e brullo paesaggio impone, è uno dei rari prodotti né brillanti né tantomeno comici della Disney: al netto del tono lezioso, il film è un racconto di formazione agro e inquieto sull’evoluzione dei rapporti d’amicizia e sull’intolleranza. Quando il cagnolino e il volpino si dicono «saremo amici per sempre» non possono sapere che di lì a pochi anni si ritroveranno l’uno il cacciatore dell’altro. Non c’è un lieto fine ovvio. Tutta la sequenza della vecchia contadina che deve abbandonare Red nel bosco per salvarlo dal cacciatore, padrone di Toby, è una delle cose più strazianti e struggente che mi sia capitato di vedere.
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