Regia di Janusz Kaminski vedi scheda film
Storia di esorcismi (uno dei quali avvenne nel passato ed ebbe tanto successo che la donna che ne beneficiò è diventata a sua volta esorcista), della previsione dell’avvento dell’Anticristo, che sta per avverarsi, quando Satana si incarnerà nel corpo di un ignaro scrittore, autore di alcuni best-seller su famosi assassini, della rincorsa con il tempo e con l’incredulità per impedire il trionfo del Maligno. “Lost Souls” (anime perse, sottotitolo italiano “La profezia”), purtroppo, esce fuori tempo massimo: appena un mese fa abbiamo rivisto (e ha ancora trionfato) “L’esorcista” di Friedkin; qualsiasi film su esorcismi e possessioni rischia di sembrare un modesto B-movie o, comunque, un fiacco riciclaggio delle atmosfere, della perizia narrativa, della tensione costante del film di Friedkin. Per di più, il film di Janusz Kaminski (Oscar per la fotografia di “Schindler’s List” e “Salvate il soldato Ryan”) tenta di elevarsi dal cinema di genere con una fotografia (of course) raffinata, eccessi di flou e di ralenti, cadendo nel difetto opposto del manierismo (difetto quasi inevitabile di ogni direttore della fotografia esordiente nella regia). L’horror si fa così meno stringente, slabbrato in un’eleganza debordante e controproducente.
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