Regia di Francesca Archibugi vedi scheda film
Come cambia la vita di un paese come quello di Cacchiano Umbro, sconvolto dal terribile terremoto del 1997? Con prospettiva più intimista che sociopolitica, prova a raccontarcelo Francesca Archibugi, unica autrice del copione nel quale fa convergere le esistenze parallele del vicesindaco del paese (Marco Baliani) e della sua famiglia, di un operaio gay (Valerio Mastandrea) con madre svampita e gravemente malata a carico (Ilaria Occhini), di una maestra elementare col complesso del labbro leporino (Patrizia Piccinini), che si innamora del restauratore dell'affresco del Beato Angelico che ha reso famoso il paese e di Vale (Margherita Porena) e Tina (Michela Moretti), preadolescenti amiche per la pelle. La trama tessuta dalla Archibugi lascia sulle quinte la dimensione, appena accennata, dei risvolti politici e sociologici, che avrebbero caratterizzato il film se lo avessero girato Petri o Rosi, per concentrarsi sullo sfaldamento delle relazioni umane. La scossa della scala Mercalli si ripercuote ed intensifica nella vita della comunità di Cacchiano, mettendone alle corde le relazioni, spegnendone le passioni, precipitandone le crisi, uccidendone le speranze. Tra commozione partecipe, affresco corale di sentimenti ed emozioni, poesia, la splendida fotografia di Luca Bigazzi e un'intonatissima prova corale di attori, la Archibugi mette il sigillo al suo film migliore, lo stesso sigillo che i terremotati da quattro inverni stanno aspettando che venga tolto dalle porte delle loro nuove abitazioni. Nella colonna sonora compare Tu mi fai stare bene, di Biagio Antonacci.
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