Regia di Christian Tafdrup vedi scheda film
Un film veramente deprimente e veramente straniante, tuffato nel suo stile presuntuosamente pervasivo e nel matematico silenzio riempito solo dal roboante tappeto sonoro di Sune Kølster. Le ultime sequenze sono il clou di un dramma annunciato, irremovibilmente sfiancante nel ritmo (purtroppo non è Haneke né von Trier) ma capacissimo nel creare attese e malevole atmosfere.
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