Regia di Roger Spottiswoode vedi scheda film
Non posso dire che sia veramente. Qualche intuizione azzeccata c'è, qualche fotogramma/sequenza ispira atmosfere e problematiche interessante. E' vero però che gli autori si sono ingolfati in una miscela poco calibrata di generi.
In più ci sono cadute di gusto notevoli (tutte le battutine sembrano uscite da un film di Boldi e De Sica), in più i dialoghi (o monologhi) tra Schwarzy e il suo doppio suonano un po' stucchevoli, sembra quasi che da un momento all'altro voglia sentirsi dire: "come sei bravo Arnie! Solido! Sicuro! Onesto! Un vero uomo!".
Se l'intenzione era quella di autofinanziarsi dei film monumento (compreso Giorni Contati), c'è di che inquietarsi.
Tuttavia la sceneggiatura offre spunti inquietanti.
Dicevano che il regista, Spottiswoode, avesse cominciato bene con Sotto Tiro, a vedere i film d'oggi sembra un anonimo mestierante.
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