Regia di Roger Spottiswoode vedi scheda film
Fantascienza d’azione sullo stile del più noto e fortunato “Atto di forza” con uno Schwarzenegger protagonista assoluto di un film ambientato in un probabile futuro ipertecnologico .
Il titolo si riferisce al libro della Genesi per il quale l’uomo fu creato appunto il sesto giorno.
Il tema di fondo, la clonazione, prima quella animale alla portata di tutti, poi quella umana anche se non ufficiale perchè dichiarata illegale.
Schwarzy interpreta Adam Gibson, un pilota di elicotteri di una compagnia privata che viene coinvolto in uno sporco affare dal cattivo di turno, il miliardario Michael Drucker che lo fa clonare perché a conoscenza dei sui loschi affari.
Il racconto purtroppo come prevedibile prende una piega troppo action e tralascia vari interrogativi e riflessioni sul tema di fondo che era ed è tuttora un argomento di discussione e di etica. Del resto i film di Schwarzenegger sono questo, non ci si poteva aspettare certo una fantascienza che ci fa fare delle riflessioni sul futuro.
Il "Sesto giorno" nonostante un sufficiente ritmo e qualche scenetta ironica, tipo la bambola fastidiosa che somiglia nei modi di fare al tassista di “Atto di forza” è un prodotto fine a se stesso e scontato.
L’aver preso in prestito ed usato male un argomento importante come la clonazione lo penalizza, resta solo qualche scena ad effetto, qualche battuta, troppo poco per un buon film di fantascienza.
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