Regia di Jimmy Sangster vedi scheda film
Secondo, e stavolta per nulla riuscito, titolo prodotto dalla Hammer e ispirato alle vampire lesbiche del Carmilla di Le Fanu.
1830. Alla tomba di Carmilla alcuni discendenti compiono un sacrificio umano, destinato a riportare in vita la vampira. Richard (Michael Johnson) è uno scrittore di libri, trattanti argomenti insoliti e misteriosi ma risolti in chiave realistica. Essendo uno scettico si reca in prossimità del castello dei Karnstein: vuole sfatare infatti la leggenda del mito sui vampiri. Si fa assumere come docente in un istituto femminile nel quale, come allieva, è presente la sensuale Mircalla (Yutte Stensgaard) per la quale prova sin da subito un'attrazione irresistibile. In realtà questa è proprio una vampira, ovvero Carmilla, deceduta nel 1710 e destinata a riapparire nel villaggio ogni quarant'anni, in cerca di giovani vittime femminili.
Mircalla - L'amante immortale: Yutte Stensgaard
Dopo l'interessante Vampiri amanti, girato da Ray Ward Baker l'anno precedente, la Hammer mette in cantiere una nuova versione (la seconda di tre) ispirata dal testo Carmilla di Le Fanu. In regia viene scritturato un abile sceneggiatore della casa (Jimmy Sangster) che purtroppo, pur avendo già diretto alcuni film, non riesce a gestire al meglio la situazione. L'interprete prescelta, Ingrid Pitt (già apparsa nel ruolo principale nel primo film) rinuncia alla parte che viene così assegnata alla bionda -piena di curve- Yutte Stensgaard (già scritturata nel tagliatissimo Terrore e terrore di un paio d'anni precedente): perché questo film, al pari degli altri costituenti la "trilogia Karnstein" è realizzato nel periodo di decadenza della celebre casa di produzione che, nel tentativo di aggiornare le tematiche alle nuove tendenze dell'epoca (il nudo sta prendendo piede un po' ovunque solleticato da nuove aperture post sessantotto), tenta di inserire elementi erotici, con deviazione verso l'omosessualità femminile.
Mircalla - L'amante immortale: fotobusta della versione estera
Ma non solo di lesbo qui la Hammer tratta, infatti in questo caso c'è una insistita apertura all'etero da parte della lasciva vampira, mostrata con occhi "rotolanti ed incrociati" quando -a seguito delle attenzioni di lingua (si intuisce) di Richard- è evidentemente sul traguardo dell'orgasmo.
Mircalla - L'amante immortale: fotobusta della versione estera
Purtroppo, a differenza del primo capitolo, qui regna una messa in scena approssimativa, dovuta ad una mediocre direzione artistica e ad una sceneggiatura confusa e poco coerente (il protagonista principale, scettico ad oltranza, alla prima occasione cambia completamente opinione e diventa complice della vampira). Nonostante l'infelice risultato finale, in certi momenti questo Mircalla sorprende quasi: ad esempio nel rituale di apertura, con evocazione satanica e ricostituzione del corpo in decomposizione di Carmilla, sotto un lenzuolo grondante sangue (che ricorda analoghi momenti proposti nel capolavoro di Clive Barker, Hellraiser); o per il clima di severa partecipazione imposto alle ragazze dell'istituto femminile (con danze ripetute) -retto da una direttrice cieca e spregiudicata- che sembra quasi anticipare Suspiria di Dario Argento, pur se forse suggerita dall'horror ispanico Gli orrori del liceo femminile (1969). Ma si tratta, con buona probabilità, di due sporadiche coincidenze dato il tono complessivo (davvero scadente) dell'intera operazione, puramente commerciale targata Hammer (ormai -e giustamente- al declino). È da segnalare che sono presenti di nuovo interpreti già scritturati in Vampiri amanti: Pippa Steel (Susan, ancora in un ruolo di vittima) e l'ispettore che verrà ucciso nel pozzo (in precedenza factotum di casa Morton).
Curiosità
In alcuni testi e nella stessa sinossi riportata -ad esempio- nel Dvd Sinister (e pure nella presentazione di Luigi Cozzi) il film viene indicato come sequel di Vampiri amanti. Cosa in parte plausibile, visto che comincia sui resti inanimati di Carmilla riportata in vita con un rituale satanico. Ma nei due film, sulla tomba della vampira sono impresse date di nascita (e decesso) completamente diverse: qui ad esempio sono trascritti gli anni 1.688/1.710 mentre in Vampiri amanti le date sono anteriori al 1.500. In conclusione si tratta di due diverse letture del testo ispiratore di Le Fanu. Una versione (non ufficiale) a fumetti del film, pressochè pedissequa con ovvia alterazione dei nomi, è stata proposta nel n.1 di Vampirissimo (Novembre 1972).
Per maggiori informazioni sulla trilogia si rimanda alla recensione di Vampiri amanti.
Vampirissimo n. 1: contiene una libera rilettura a fumetti di Mircalla - L'amante immortale
La versione in Dvd della Sinister è purtroppo mediocre. Nel senso che ad una sufficiente qualità video (1.85:1) non corrisponde una buona traccia audio. Pertanto è consigliabile la visione in lingua originale con sottotitoli. Extra ridicoli, limitati al trailer e ad una fulminea presentazione di Cozzi (in meno di tre minuti riesce a sponsorizzare il libro su Peter Cushing, con la scusa che è interprete di Vampiri amanti, film nemmeno presente nel catalogo Sinister). Che spirito del commercio: chapeau! Durata: 1h31m26s.
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