Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Difficile negare ad un'opera simile, il titolo di capolavoro. Il settimo sigillo è un imperdibile passeggiata tra le paure più ataviche dell'uomo, mano nella mano con il terrore più grande, quello dell'abissale nulla. E' noto per la sua celebre partita a scacchi con la Morte ma in realtà essa è solo un esile pretesto per consegnarlo alla memoria, la vera forza sta nei dialoghi di enorme intensità. Il percorso di Antonius Block è una camminata all'interno di un romanzo, le cui pagine sono pieghe dell'animo umano, un percorso universale che trancia trasversalmente ogni tipologia di persona, dai fedeli agli atei. Perché dio è presente in questi dialoghi ma assente nella forma e Block non può fare a meno di chiedersi: "Perché io dovrei avere fede nella fede degli altri?". Probabilmente la frase più bella ed emblematica della pregevole struttura dialogica.
Una domanda che, nemmeno a dirlo, resterà senza risposta. Da vedere e gustare come una tisana per l'anima. Voto: 10
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