Reduce dalle Crociate, il cavaliere Antonius Block torna in patria trovandovi però solo miseria e sgomento. La peste miete le sue vittime senza pietà, e anche sulla strada di Block, ormai svuotato di ogni fede, si para una nera figura: è la Morte in persona, venuta a reclamare la sua anima. Ma Block chiede tempo: accetterà di giocarsi la vita in una partita a scacchi, mentre l'incontro con una famiglia di artisti di strada gli restituisce la speranza.
Note
Le inquietudini metafisiche del maestro svedese, calate in un barbarico scenario medievale, prendono forma in un bianco e nero nitido e accecante, colmo di riferimenti e di suggestioni pittoriche.
Lento, cupo, anche noioso, quanto grande "filosoficamente" parlando (la partita a scacchi con la Morte vale più di mille parole). Pertanto, poiché "fatti non foste per viver come bruti", voto: 8 (otto).
Il film testimonia una fase di incertezza e di transizione (l’inizio o forse e ancora meglio la presa di coscienza del disagio esistenziale?) ed è una potente rappresentazione ricca di notazioni psicologiche e descrittive, di una folla di ritratti, schizzi e profili dove situazioni e aneddoti narrati, assumono il valore di una verità assoluta.
Un cult. Sulla qualità della fotografia e sulla potenza simbolica non si discute. La scena della partita a scacchi con la morte penso che sia universalmente conosciuta. Visto oggi però il film risulta un po' datato e noioso.
Il Settimo Sigillo è un caposaldo della storia del cinema, una celebrazione assoluta della settima arte: forse il lavoro più acclamato di Ingmar Bergman – che ha firmato altri capolavori come La fontana della vergine (1960) e Fanny e Alexander (1982), il film è entrato a far parte dell’immaginario comune europeo.
Un ottimo film, un po' carente in sceneggiatura, che mostra la paura dell'uomo verso l'ignoto e alla non certezza dell'esistenza di Dio prima di raggiungere la morte che lo segue da inizio pellicola: una ottima fotografia e un ottimo Von Sydow.
E' il film più epico di Ingmar Bergman,sicuramente uno di quelli più citati(la danza finale con la morte ripresa da Allen),di indubbia potenza espressiva con vari momenti memorabili e una fusione tra buffo e tragico pressochè perfetta. voto: 9
ogni inquadratura suggestiona lo spettatore attraendolo sempre di più verso questo film, ma la cosa che mi ha suggestionato di più è stata la processione dei flagellanti accompagnata da una cupa cantilena in latino. spettacolare
Un capolavoro che solo Bergman poteva creare…con le sue visoni…e il modo in cui le racconta sono inquietanti, suggestive…ipnotiche! Bellissimo il finale!
Riflessi scuri su una cinepresa che gira nitida in uno scintillante b/n,mentre una figura oscura gioca a scacchi con un cavaliere,un crociato. Sarebbe enormemente riduttivo,ma determinante sintetizzare Il settimo sigillo,capolavoro epico di Ingmar Bergman,in cui la bellezza delle immagini si fonde alla meraviglia filosofica dell'autore ricreandosi e rinascendo,come fenice,dalle ceneri del… leggi tutto
Suggestioni che grondano sudore, un medioevo sporco e malato, paesaggi gotici e devastati e la morte,come piaga e salvezza.Il Settimo sigillo è un film senza dubbio affascinante,visionario e raffinato, ma anche imperfetto e irrisolto.Secondo me non la migliore opera del grande Bergman.
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mahh, tutti che dicono che è il capollavoro di sto igor bergamin o come schifo se chiama, e perciò lo voluto vedere...non capisco che ce di capolavoro, pe tutto il tempo ce sta sto cavaliere della tavola rotonna che gioca a briscola co na specie de pagliaccio che porta sfiga, poi ci sta un fesso che vede i santi o la madonna, e poi un sacco di gente che porta scarogna,… leggi tutto
Di ritorno dalle crociate, un guerriero (Max Von Sydow) incontra la morte (Bengt Erekot) che lo invita a giocare a scacchi: soltanto vincendo il guerriero avrà salva la vita. Il suo diventa allora un lungo pellegrinaggio nelle assurdità del genere umano, che gli fa acquistare lo spirito giusto per prepararsi al trapasso. Il Bergman più cervellotico, quello più…
Un colpo di tosse da parte del nucleo del Sole (un'espulsione di massa coronale ben più devastante di un normale brillamento), ed ecco che un'ottantina d'anni dopo tutti i pianeti all'interno di 1,2 U.A.…
In questa lista trovate sia i film che mi hanno avvicinato alla settima arte e con i quali sono cresciuto, sia quelli che hanno consolidato la mia passione per essa.
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Questa passione, senz'altro condivisa da molti, mi ha portato a scegliere una…
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In'epoca dove da ogni film si devono trarre trilogie o universi condivisi di svariate decine di pellicole, dove ognuna dura circa 2 ore e mezza ed ha una profondità contenutistica pari al peso di un sassolino, vedere un'opera come il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman (1957) è un atto di resistenza contro lo scadimento della settima arte e una dichiarazione d'amore verso il cinema…
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Sono sempre stato un appassionato del cinema “classico” soprattutto in bianconero ed ho deciso di compilare questo canone, raccogliendo succinte informazioni e notizie qua e là, per rendere omaggio…
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Commenti (25) vedi tutti
Lento, cupo, anche noioso, quanto grande "filosoficamente" parlando (la partita a scacchi con la Morte vale più di mille parole). Pertanto, poiché "fatti non foste per viver come bruti", voto: 8 (otto).
commento di Roberto MorottiLa settima puttanata di film.. una noia mortale, voto 1
commento di stokaiserL'inizio del film è folgorante, bellissimo. Usando un termine che forse non gli si addice, dire..spettacolare.
commento di blualberto1966Fa profondamente riflettere.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl film testimonia una fase di incertezza e di transizione (l’inizio o forse e ancora meglio la presa di coscienza del disagio esistenziale?) ed è una potente rappresentazione ricca di notazioni psicologiche e descrittive, di una folla di ritratti, schizzi e profili dove situazioni e aneddoti narrati, assumono il valore di una verità assoluta.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Un cult. Sulla qualità della fotografia e sulla potenza simbolica non si discute. La scena della partita a scacchi con la morte penso che sia universalmente conosciuta. Visto oggi però il film risulta un po' datato e noioso.
commento di Artemisia1593Alla morte non si sfugge e Dio, anche esistesse, non ha importanza alcuna. Film non facile. Voto 9
commento di BradyStupendo, intenso e denso (senza essere pesante), è un capolavoro che mantiene intatto il suo fascino.
leggi la recensione completa di mgcgioIl Settimo Sigillo è un caposaldo della storia del cinema, una celebrazione assoluta della settima arte: forse il lavoro più acclamato di Ingmar Bergman – che ha firmato altri capolavori come La fontana della vergine (1960) e Fanny e Alexander (1982), il film è entrato a far parte dell’immaginario comune europeo.
leggi la recensione completa di Mabuse99Voto 7. [16.02.2014]
commento di PPCapolavoro assoluto … Ogni altro commento è superfluo.
commento di LimeHarryUn ottimo film, un po' carente in sceneggiatura, che mostra la paura dell'uomo verso l'ignoto e alla non certezza dell'esistenza di Dio prima di raggiungere la morte che lo segue da inizio pellicola: una ottima fotografia e un ottimo Von Sydow.
commento di steveunUn'opera d'arte
commento di frasalice95.
commento di FranticDavvero un gran film, particolarmente inquietante e coinvolgente. Grande Bergman.
commento di EwanE' il film più epico di Ingmar Bergman,sicuramente uno di quelli più citati(la danza finale con la morte ripresa da Allen),di indubbia potenza espressiva con vari momenti memorabili e una fusione tra buffo e tragico pressochè perfetta. voto: 9
commento di kurosawail film. per eccellenza. forse in assoluto, il più bello della storia del cinema.
commento di Utente rimosso (fany)Anche se è un film rinomato non ha saputo coinvolgermi e mi ha annoiato
commento di howard76ogni inquadratura suggestiona lo spettatore attraendolo sempre di più verso questo film, ma la cosa che mi ha suggestionato di più è stata la processione dei flagellanti accompagnata da una cupa cantilena in latino. spettacolare
commento di dany90da ogni scena del film si può tratte una riflessione, bellissima la scena iniziale sulla riva del mare
commento di raffa84Un capolavoro che solo Bergman poteva creare…con le sue visoni…e il modo in cui le racconta sono inquietanti, suggestive…ipnotiche! Bellissimo il finale!
commento di cinefilo87Un saggio di teologia inquietante,apocalittico,molto coinvolgente e appassionante.Fotografia bellissima.Un capolavoro.
commento di gio83Vita e Arte, Amore e Morte, Storia e Religione: Bergman vola alto!
commento di ed woodnon ho parole…
commento di superficie 213