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Minnie & Moskowitz

Regia di John Cassavetes vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Minnie & Moskowitz

di ethan
8 stelle

Lei si chiama Minnie Moore (Gena Rowlands), è una bella signora che frequenta un uomo sposato (John Cassavetes) e lavora in un museo, lui si chiama Seymour Moskowitz (Seymour Cassel) e fa il parcheggiatore: due personalità antitetiche che in comune hanno però il fatto di essere entrambe fondamentalmente sole e il loro incontro, voluto dal caso, cambierà loro le vite.

'Minnie & Moskowitz' è, insieme a 'Gli esclusi', il primo tra i film girati da John Cassavetes, all'interno di quel pugno di opere - in tutto dodici - girate dall'autore e attore troppo presto mancato a risentire meno del suo tipico modo di fare cinema: è una commedia atipica comunque, per il fatto di essere costituita da lunghe scene dialogate però non strutturate con il ritmo incessante di altri film appartenenti al genere, ma con più tagli di montaggio rispetto a film belli ma estenuanti come 'Ombre' e 'Volti'.

Il film, con toni tra lo scanzonato ed il malinconico, è il ritratto di due solitudini che vengono mostrate in un primo momento ognuna alle prese con le proprie vite: prima Seymour che, tra le altre cose, va al cinema a vedere 'Il mistero del falco' e dopo Minnie che, in compagnia di un'amica più anziana va anch'essa (non è un caso) a vedere un film con protagonista Bogart, il cult per eccellenza 'Casablanca' e poi, in compagnia della donna, si ubriaca facendo un parallelo tra cinema e vita di tutti i giorni; in un secondo tempo, dopo il loro incontro che li vedrà, pur tra mille differenze, ben presto uniti in una relazione che sfocerà addirittura in un (esilarante, come del resto il primo incontro tra le proprie madri) matrimonio.

E' un cinema umanista, come diceva lo stesso Cassavetes, dove vengono prima gli esseri umani che la storia o, per contro, sono essi stessi la storia da raccontare, personaggi fragili, spesso dei perdenti, pieni di difetti ma veri, che si perdono nelle metropoli brulicanti di persone.

Interpreti straordinari - oltre ai due suddetti protagonisti, sono folgoranti, pur nella brevità delle loro apparizioni, le prove di Timothy Carey e Val Avery - uno sguardo disincantato sull'America degli ultimi e solo qualche passaggio a vuoto, comprensibile nella marea dei dialoghi profusi, fanno di 'Minnie & Moskowitz' uno dei tanti film importanti di quella stagione forse irripetibile del cinema americano dei '70s.

Voto: 7/8 (v.o.).

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