Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Cassavetes al top, reale e fiction si confondono nella poetica di sempre. 8 DURO
Cassavetes con Mariti centra un altro dei suoi titoli migliori. L'improvvisazione degli attori non deve ingannare, la poetica del regista è precisa e puntando sulla sincerità della rappresentazione crea un feeling con lo spettatore unico. In questo film la centralità è in apparenza maschile ma il target è tutta l'umanità, fra solitudine e alienazione o come spiega il sottotitolo fra vita, morte e libertà. La prima e la seconda sono ovvie, la terza no, dunque il regista picchia duro sul concetto di libertà, obbligando nelle inquadrature i suoi personaggi ad un tour de force emozionale non indifferente. Il perfetto cast si trova a recitare in queste condizioni particolari e la sincerità dei gesti traspare in ogni frames, il coinvolgimento è totale. La crisi di questi uomini è la nostra crisi e la crisi di una società dominata dalle frustrazioni di non 'vivere' veramente e dai sensi di colpa, sublimati in un finale duro ed inevitabile. Che dire altro? Un grande film, capace di generare forti emozioni, come molte opere dell'autore sempre in bilico fra reale e fiction e proprio per questo empatici al massimo.
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