Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Gus, Archie e Harry partecipano al funerale di un comune amico, poi vanno a far baldoria in un bar, poi prendono un aereo per Londra: giocano al casinò, rimorchiano tre pupe, infine due di loro tornano a casa. “A comedy about life, death and friendship”, come recita il sottotitolo: un’ora e mezzo di amabile cazzeggio, con tre compagnoni goffi e scombinati che si parlano addosso e fanno di tutto per dimenticare gli impegni della vita ed esorcizzare l’età che incombe. Cassavetes chiama a raccolta i suoi autentici sodali Peter Falk e Ben Gazzara, li lascia fare più o meno ciò che vogliono (la complicità è ben percepibile) e si limita a inquadrarli con il consueto montaggio sincopato. Sospetto che gli imponenti tagli (un’ora!) della versione italiana abbiano reso un servizio al film, evitando lungaggini e ripetitività; semmai fa uno strano effetto sentire Ferruccio Amendola che presta la voce a Cassavetes anziché a Falk.
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