Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Un'immersione forte sulle figure di tre mariti, tre figure maschili messe in crisi, dall'uscita di scena, per morte di un quarto. Senz'altro un gioco autobiografico o quasi, che ci porta all'interno dei rapporti fra i tre amici, anche nella vita vera. Una confessioni forte di tre personalità che si concedono minuto per minuto ad un'analisi forte delle loro abitudini, maschili e maschiliste, un resoconto particolareggiato e documentaristico senza reticenze, quasi uno spogliarello ideale davanti alla cinepresa. Il fattore morte li porta oltre, nelle senso che la reazione a questo fatto drammatico, li porta oltre, ed a reagire in maniera inaspettata per loro stessi. Una riflessione forte sul apporto familiare e coniugale, cosa non nuova per il regista, ma che qui viene approfondito in maniera personale ed al maschile, provocando i vuoti che si sono creati nella loro vita e che risaltano nei rapporti con l'altro sesso. Cassavetes ruba immagini private e ne fa oro quanto pesa, rubandole anche a sé stesso ( la moglie Gena, si vede solo in una immagine fotografica), e pur nelle volute lentezze e ristagni, ne vengono fuori dei ritratti mirabili e veri, per non dire realistici che tre attori meravigliosi e prodighi riescono a dare, che al cinema penso nessuno sia più riuscito a fare.
Per la cronaca ho visto l'edizione originale, dove ci sono dialoghi anche in inglese, fortunatamente!! Non so cosa sarebbe stato nella versione italiana scorciata di oltre mezz'ora e che ne sarebbe venuto fuorii.
Una storia che sta in piedi per mezzo dei suoi interpreti, perché questa è la base del cinema di Cassavetes o lo si ama o lo si odia e quindi se ne faccia ameno di vederlo!
Un regista che è innovatore, che è il padre del vero cinema indipendente, ma che forse nessuno è riuscito a superarlo ancora oggi. Un film personale, nel senso che è fatto da tre veri amici che si conoscevano nel profondo.
Uno dei suoi ruoli migliori, questo attore è fenomenale quando fa questo tipo d cinema. meno,anzi per niente, quando fa altro.
Non è certamente la macchietta o il divertimento che è anoi è più nto, ma di una verità strabialiante che solo con un amico come Cassavetes poteva riuscire
Si è messo in gioco anche lui ed ha fatto bene, contribuendo non poco alal freschezza ed alal verità del testo
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