Tre quarantenni - Archie, Gus e Harry - si ritrovano per una triste evenienza (il funerale di un carissimo amico comune), ma poi approfittano dell'occasione per far festa per le strade e i locali di New York, abbandonando moglie e figli per un paio di giorni nel tentativo di dimenticare le angosce e le miserie della vita quotidiana. Se ne andranno addirittura a Londra, ma solo uno di loro deciderà di restarci...
Note
Nelle mani di John Cassavetes il cinema si è trasformato in un vero e proprio bisturi della coscienza individuale e collettiva. Impietoso sì, ma anche impregnato di una smisurata umanità. Grandi attori, ma edizione italiana a dir poco massacrata.
bel titolo azzeccato, effettivamente si vede una sola moglie e alla fine. Le mogli contano ma sono presenze invisibili. Triste ma scanzonato (chissà se Monicelli fu ispirato da questo film per il suo Amici miei), di acuta autenticità, con un’ affascinante uso del sonoro e della fotografia veri comprimari. E’ la messa a nudo di tre diversi animi.
Gus, Archie e Harry partecipano al funerale di un comune amico, poi vanno a far baldoria in un bar, poi prendono un aereo per Londra: giocano al casinò, rimorchiano tre pupe, infine due di loro tornano a casa. “A comedy about life, death and friendship”, come recita il sottotitolo: un’ora e mezzo di amabile cazzeggio, con tre compagnoni goffi e scombinati che si parlano… leggi tutto
Scene di un adulterio.Anzi tre.La versione che ho visto io è quella integrale che teoricamente doveva durare 155 minuti circa ,invece ne dura solo,si fa per dire,140.E non faccio fatica a capire i tagli imposti a Cassavetes perchè il film nella sua lunga durata è veramente arduo da seguire fino in fondo.Logorroico,eccessivo un analisi impietosa della crisi di mezza età che attanaglia il… leggi tutto
il peggior Cassavetes possibile porta alle estreme conseguenze la sua idea di cinema in presa diretta sulla realta'. In questo film(?) logorroico, approssimativo e (quel che e' peggio) falso(!), manca lo stile, lo sguardo, l'espessione, il filtro linguistico. Non c'e' rielaborazione della realta', quindi non c'e' cinema. leggi tutto
Gena Rowlands, la grande attrice che con la regia del marito fu interprete di sette film di cui almeno tre apprezzatissimi, ha ora 91 anni.
Nel 2016 le è stato assegnato un Oscar onorario alla…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Cassavetes con Mariti centra un altro dei suoi titoli migliori. L'improvvisazione degli attori non deve ingannare, la poetica del regista è precisa e puntando sulla sincerità della rappresentazione crea un feeling con lo spettatore unico. In questo film la centralità è in apparenza maschile ma il target è tutta l'umanità, fra solitudine e alienazione o…
Gus, Archie e Harry partecipano al funerale di un comune amico, poi vanno a far baldoria in un bar, poi prendono un aereo per Londra: giocano al casinò, rimorchiano tre pupe, infine due di loro tornano a casa. “A comedy about life, death and friendship”, come recita il sottotitolo: un’ora e mezzo di amabile cazzeggio, con tre compagnoni goffi e scombinati che si parlano…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Ritratto di tre uomini di mezza età, riunitisi per il funerale di un vecchio amico. Rimasti traumatizzati dall'evento, decidono di abbandonare tutto e tutti e trascorrere tre giorni insieme ubriacandosi e facendo danni. Tra i film di Cassavetes, è uno di quelli più "ostici" per lo spettatore, poichè porta alle estreme conseguenze la sua poetica del realismo, del…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Un'immersione forte sulle figure di tre mariti, tre figure maschili messe in crisi, dall'uscita di scena, per morte di un quarto. Senz'altro un gioco autobiografico o quasi, che ci porta all'interno dei rapporti fra i tre amici, anche nella vita vera. Una confessioni forte di tre personalità che si concedono minuto per minuto ad un'analisi forte delle loro abitudini, maschili e…
Un'analisi impietosa di quella che viene definita la mezza età, quando è sicuramente tempo di bilanci, ma forse non è neppure troppo tardi per azzardare un cambiamento radicale. E non è da escludere nemmeno un ritorno nel rassicurante grembo della famiglia. Concordo con bradipo, quando dice che la versione integrale è eccessivamente prolissa, anche se questo…
Scene di un adulterio.Anzi tre.La versione che ho visto io è quella integrale che teoricamente doveva durare 155 minuti circa ,invece ne dura solo,si fa per dire,140.E non faccio fatica a capire i tagli imposti a Cassavetes perchè il film nella sua lunga durata è veramente arduo da seguire fino in fondo.Logorroico,eccessivo un analisi impietosa della crisi di mezza età che attanaglia il…
il peggior Cassavetes possibile porta alle estreme conseguenze la sua idea di cinema in presa diretta sulla realta'. In questo film(?) logorroico, approssimativo e (quel che e' peggio) falso(!), manca lo stile, lo sguardo, l'espessione, il filtro linguistico. Non c'e' rielaborazione della realta', quindi non c'e' cinema.
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Commenti (2) vedi tutti
Cassavetes al top, reale e fiction si confondono nella poetica di sempre. 8 DURO
leggi la recensione completa di luca826bel titolo azzeccato, effettivamente si vede una sola moglie e alla fine. Le mogli contano ma sono presenze invisibili. Triste ma scanzonato (chissà se Monicelli fu ispirato da questo film per il suo Amici miei), di acuta autenticità, con un’ affascinante uso del sonoro e della fotografia veri comprimari. E’ la messa a nudo di tre diversi animi.
commento di marco bi