Regia di Antongiulio Panizzi vedi scheda film
TFF 39 - FUORI CONCORSO
Raggiungere il divismo è il segno evidente di esser giunti nel migliore dei modi e nei tempi utili più consoni a coronare il proprio progetto artistico e lavorativo.
Ma un divo, ed ancora più forse una diva, raggiunto l'apice della notorietà internazionale, non possono certo definirsi arrivati se intendono cavalcare quell'onda che in quel momento li rende celebri, ma che rischia ogni momento di traverso e riportarli verso un oblio che, in quel momento, raggiunta la fama, appare ancora più doloroso da accettare.
Se alla star Monica Bellucci fosse chiesto di interpretare un biopic in cui viene raccontata la scalata al successo di un'altra diva internazionale come la svedese, pure lei giunonica e contesa dai migliori registi, come fu Anita Ekberg cinquanta anni prima, ecco che un senso di disagio per quel confronto tardivo che riguarda due epoche, ma uno stesso concetto e strumento di rappresentazione artistica, potrebbe creare tensioni nella star chiamata ad affrontare questa sfida.
The girl in the fountain è un documentario in cui il suo autore Antongiulio Panizzi ipotizza ricorrano i presupposti per affrontare tale sfida tra dive di epoche differenti, e mette a nudo le caratteristiche che hanno reso star le due celebrità accomunate da una bellezza fuori del comune, esclusiva e così plateale da necessitare una straordinaria lucidità per poter gestire al meglio un divismo altrimenti da fiammata immediata e senza futuro.
Il presupposto di questo confronto diretto impossibile ma suggestivo tra diva bionda e diva mora, risulta suggestivo più nella teoria che sul lato pratico, riducendosi poi l'analisi ad un esercizio un po' sterile di autoanalisi della diva di oggi, alternato ad immagini di repertorio non proprio inedite ed esclusive inerenti la diva svedese dei sogni.
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