Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Dopo “Paparazzi” e “Tifosi”, terzo viaggio nell’umanità postmoderna in compagnia di Neri Parenti. Ovviamente “Bodyguards” è più simile al primo che al secondo: percorriamo territori ai margini della celebrità, il contatto con i vip dovrebbe essere foriero di risate, ma l’esito è per lo più sconfortante. Il film ha una prima metà moderatamente scoppiettante e un secondo tempo che induce al suicidio. Si ride di gusto solo nella sequenza della rapina finto/vera con Luca Laurenti, l’unica dove le gag sono studiate e si punta alla risata senza tirare in ballo tette & culi. Per il resto “Bodyguards” è il film perfetto per raccontare l’Italia del 2000, forse l’unico paese al mondo dove Megan Gale, Giletti, Marzullo, Anna Falchi e Cristina Parodi possono partecipare a un film nei panni di se stessi, come se esistessero davvero, e non solo nel blob/magma televisivo. P S per i fan: al confronto “Tifosi” era un capolavoro, ma non a caso nella squadra degli sceneggiatori schierava Enrico Vanzina. Rispetto a costoro, i fratelli Vanzina sono i fratelli Marx.
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