Regia di Alessandro Genovesi vedi scheda film
Anni Trenta. Un uomo viene trovato accoltellato a morte, nella sua camera da letto. Nella villa ci sono la cameriera, la moglie, la cognata, la suocera, le due figlie e a un certo punto arriva anche l'amante. Chi di loro sarà l'assassina?
La moda italiana di produrre remake di film stranieri arriva a colpire anche 8 donne e un mistero, diretto dal francese François Ozon nel 2001; dati i notori problemi di budget del nostro cinema, però, Alessandro Genovesi arriva a permettersi solamente 7 donne e un mistero. Amenità a parte, la base della trama è la stessa del film d'oltralpe ma le caratterizzazioni sono bene o male originali, nella sceneggiatura che il regista firma insieme a Lisa Nur Sultan; il lavoro è realizzato con ottima cura estetica e naturalmente il primo 'effetto speciale' in questa precisa circostanza è costituito dal cast interamente al femminile, che vanta presenze illustri e – soprattutto – una serie di attrici tutte in parte. Margherita Buy è la tormentata vedova, Sabrina Impacciatore sua sorella, anch'ella abbastanza priva di equilibrio, Micaela Ramazzotti l'amante vamp; le figlie sono Diana Del Bufalo e Benedetta Porcaroli, mentre la cameriera del sud è Luisa Ranieri e, dulcis in fundo, la nonna alcolizzata (!) è interpretata da un'eccellente Ornella Vanoni. Pur essendo ambientato (e uscito in sala) nel periodo natalizio, 7 donne e un mistero per qualità si distacca evidentemente dai cosiddetti cinepanettoni; anche la messa in scena ridotta in termini di spazi, scenografie e costumi (nonché, come è ovvio, di attori) non lascia mai a desiderare. Forse il ritmo, per i limiti appena citati, ne risente un po'. L'intrigo stenta a crescere, ma nel finale prende vita anche grazie al tanto a lungo atteso colpo di scena. Visione nel complesso piacevole. 5/10.
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