Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
La terribile lacerazione psichica di un personaggio che inganna se stesso.
Già intuibile nel precedente Following, la dirompente genialità dell'inglese Christopher Nolan si staglia compiutamente in questo film estrosissimo, scritto dal regista rimaneggiando un racconto di suo fratello Jonathan. L'innovatività di Memento, che scardina le regole del giallo tradizionale, sta nel costringere lo spettatore a trovarsi nel medesimo status mentale del confuso protagonista – un uomo martoriato da una rara patologia che lo rende incapace di sedimentare nuovi ricordi se non per uno scarso quarto d'ora, derivatagli da un tragico incidente – montando i suoi "cocci" di memoria lungo un filo temporale a colori che scorre a ritroso e s'interseca con un altro in bianco e nero di normale cronologia. Per chi è leggermente distratto c'è sempre il pericolo di smarrirsi nei meandri di un labirinto di cervellotica complicatezza. Però, se si ha tenacia sufficiente, la chiusura del cerchio è seriamente disarmante, poiché fondamentale ad afferrare davvero la terribile lacerazione psichica di un personaggio che inganna se stesso pur di credere di avere uno scopo a lungo termine in una vita che la spietatezza del mondo corrente svuota di significato a prescindere. Grande il nervoso Guy Pearce in un ruolo che lo valorizza. Gli altri comprimari sono Carrie-Ann Moss (la subdola Natalie), Stephen Tobolowski (Sammy Jankins) e Joe Pantoliano (l'affettuoso amico Teddy). Sbalorditivo.
Procurano ulteriore tensione le gelide musiche di David Julyan.
♥ Film OTTIMO (8) — Bollino GIALLO
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