Romano, ex militante politico, ex insegnante che non ha più voglia di insegnare niente a nessuno, non riesce a fare meno della bottiglia. Otto mesi dopo la fine della loro storia d'amore chiede ad Alba, fotografa emergente, di partire con lui. Con il fegato a pezzi e il futuro incerto, Romano ha deciso di passare dall'altra parte della barricata, dentro la criminalità, coinvolgendo (forse per vendetta) la ragazza che non aveva creduto in lui.
Note
L'esordio di Stefanelli, premiato nell'edizione '99 del Noir in Festival,, ha il coraggio di appoggiarsi su una storia che non potrà mai avere un lieto fine.
IL PREZZO è un tipico esempio di cinema indipendente italiano destinato all’invisibilità prima e all’oblio dopo. Non sempre è un destino sbagliato. Trascorsi quindici anni, al contrario del vino, certi prodotti invecchiano male e i difetti vengono a galla compromettendone la fruibilità.
Periferia di Roma. Un medico col sigaro in bocca (non… leggi tutto
Film senza speranza, denota un carattere del protagonista votato al pessimismo cosmico e caratteriale. Ci sono dei difeti di impostazione per fare reggere questa atmsfera che si aggira introno: Il ricorso costante alla sigaretta, la bottiglia a ppresa capobasso senza tregua..
Il dramma del protagonista è cupo come non mai, ma poteva avere dei risvolti più emozinanti, da poter riuscire a… leggi tutto
Lo stesso passato e la stessa aria trasandata del Delon di “La prima notte di quiete”.
E l’identico vizio, l’identica malattia - l’alcolismo - del Nicolas Cage di “Via da Las Vegas”. Due riferimenti cui “Il prezzo” sembra ispirarsi, chissà se coscientemente o meno. Il personaggio di Romano (un soffertissimo Dionisi) si presenta, quindi, con tutte le carte in regola per… leggi tutto
IL PREZZO è un tipico esempio di cinema indipendente italiano destinato all’invisibilità prima e all’oblio dopo. Non sempre è un destino sbagliato. Trascorsi quindici anni, al contrario del vino, certi prodotti invecchiano male e i difetti vengono a galla compromettendone la fruibilità.
Periferia di Roma. Un medico col sigaro in bocca (non…
All'insaputa della sua ex, il protagonista si reca con quest'ultima ad Amsterdam in Mercedes per un trasporto di hashish. La sceneggiatura c'è, tutto il resto è deludente. Musiche da piano-bar, recitazione artefatta e un finale cervellotico. Interminabili scene in cui non succede un bel niente. Un esempio di come stia male oggi il cinema italiano. Voto 4.
Film senza speranza, denota un carattere del protagonista votato al pessimismo cosmico e caratteriale. Ci sono dei difeti di impostazione per fare reggere questa atmsfera che si aggira introno: Il ricorso costante alla sigaretta, la bottiglia a ppresa capobasso senza tregua..
Il dramma del protagonista è cupo come non mai, ma poteva avere dei risvolti più emozinanti, da poter riuscire a…
Lo stesso passato e la stessa aria trasandata del Delon di “La prima notte di quiete”.
E l’identico vizio, l’identica malattia - l’alcolismo - del Nicolas Cage di “Via da Las Vegas”. Due riferimenti cui “Il prezzo” sembra ispirarsi, chissà se coscientemente o meno. Il personaggio di Romano (un soffertissimo Dionisi) si presenta, quindi, con tutte le carte in regola per…
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