Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Tratto da uno dei più noti romanzi dell'ineffabile scrittrice d'Albione, il film ha il respiro del classico, con la regia illuminata di Lumet ed un cast che definire stellare è un understatement. Il vecchio adagio "il libro è migliore del film" può trovare applicazione anche in questo caso, ma il geniale regista sfrutta tutti gli strumenti dell'opera cinematografica, dando allo spettatore quelle emozioni che lo scritto, ahimé, non può trasmettere per forza di cose. La scrittrice, per esempio, risparmia saggiamente al lettore descrizioni di oggetti, arredamenti, abbigliamenti, che in un libro quasi sempre risultano pesanti, per quanto apprezzabili, ma ridondanti e fuorvianti rispetto al ritmo della narrazione, mentre ovviamente nel film il piacere di gustare tutta l'oggettistica e le vestimenta dell'epoca viene offerto dal regista in modo assolutamente soddisfacente, impreziosendo e non appesantendo la narrazione. Dopo aver lodato regia, scenografia, fotografia, montaggio e soprattutto le ispirate interpretazioni del cast, che valsero alla Bergman anche un Oscar, giungiamo al punctum pruriens della questione, le differenze tra libro e pellicola. Con mio grande stupore, tutti i commentatori si limitano a far notare innocenti cambi di nome, da Masterman a Beddoes, da Bouc a Bianchi, alcune battute trasferite da un personaggio all'altro, ma questi sono tutti particolari insignificanti che non incidono affatto sull'equilibrio della vicenda. Ma ci sono invece due differenze sostanziali: la scena dell'omicidio, l'esecuzione materiale, la sequenza madre che rappresenta il culmine della tensione, sottolineata dagli stacchi orchestrali, la troviamo solo nel film, perché nel libro semplicemente non esiste, e con questa Lumet piazza un colpo da maestro, consegna alla storia un momento memorabile. D'altro canto, invece, nel libro, a poche pagine dalla fine, la signora Hubbard spiega con dovizia di informazioni come l'assassinio sia stato progettato, le difficoltà incontrate nella preparazione e le scelte per le quali si è optato. Nel film questa parte manca completamente, ma la scelta potrebbe essere gradita a molti spettatori, che possono preferire una maggiore indeterminatezza ed il persistere di un vago dubbio.
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