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Dangerous

Regia di David Hackl vedi scheda film

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La recensione su Dangerous

di alan smithee
2 stelle

locandina

Dangerous (2021): locandina

PRIME VIDEO

Dylan Forrester è un ex detenuto che soffre da tempo di incapacità di relazionarsi con altri individui, circostanza che lo ha indotto a divenire un killer infallibile quanto spietato. Al momento l'uomo (lo interpreta Scott Eastwood, figlio somigliantissimo del mitico Clint, e da qualche anno attore abbonato a ruoli action), scarcerato ma costretto ai domiciliari, si trova in cura presso un singolare psichiatra (Mel Gibson, ultimamente "ospite" in diversi prodotti commerciali in cui la celebre star partecipa con apparente divertimento e un certo tutt'altro che celato spirito goliardico), che gli prescrive somministrazioni periodiche di antidepressivi e un monitoraggio costante via cellulare.

Il giorno in cui gli giunge la notizia che il fratello, fino a quel momento suo unico contatto con il mondo esterno e con la sua famiglia, è morto in circostanze poco chiare nell'isola sul Pacifico ove si è rifugiato con madre e fidanzata aprendo una sorta di solitario eremo per turisti desiderosi di quiete, il ragazzo viola la sua detenzione controllata e si reca in quel posto isolato ed inospitale per presiedere ai funerali.

La polizia impiega poco tempo a capire la destinazione del fuggiasco, e, nella persona di una zelante e tenace poliziotta (Famke Janssen), si incarica di intervenire per catturarlo in loco.

Scott Eastwood

Dangerous (2021): Scott Eastwood

Mel Gibson

Dangerous (2021): Mel Gibson

Bloccato dallo zelante guardiano dell'isola (Tyrèse Gibson, qui impegnato un  superficiale ruolo "usa e getta") poco dopo essersi presentato a casa del defunto fratello, ed aver ricevuto un freddissimo accoglimento da parte dell'anziana madre diffidente, da sempre sconcertata dal comportamento di quel ragazzo apparentemente insensibile ad ogni sfumatura emozionale, Dylan diviene suo malgrado l'elemento discriminante che consente a quello sparuto gruppo di presenti alla cerimonia funebre di cercare di sopravvivere, non appena nell'isola si manifesta un gruppo di spietati gangster, giunti in loco per motivi inizialmente ignoti, ed anzi scambiati per la polizia.

Guidato dai consigli bizzarri del proprio psichiatra, l'ex detenuto comprenderà che la sua incapacità a provare sentimenti ora è la soluzione che permetterà a lui e agli suoi parenti ed ospiti di sopravvivere al folle agguato di quei delinquenti armati ed assetati di vendetta, nonché motivati a cercare di impossessarsi del vero motivo per cui il fratello del protagonista decise anni prima di stabilirsi in quell'isola.

I dettagli di questo ultimo particolare si potranno comprendere seguendo l'esile e un po' greve vicenda che anima questo ordinario action tutto ambientato su un'isola immaginaria ricostruita tra effetti speciali ed amene vedute da distante in una ipotetica e desertica zona nordica in mezzo al grande Oceano.

Scott Eastwood, Tyrese Gibson

Dangerous (2021): Scott Eastwood, Tyrese Gibson

Kevin Durand

Dangerous (2021): Kevin Durand

Ma l'eventuale suggestione del luogo isolato ed accerchiato da un mare che circonda con le sue incognite, si perde man mano che il film si concentra sui suoi personaggi sopra le righe ed eccessivi.

Se infatti Scott Eastwood non possiede la verve mimica sufficiente per rendere i tratti dello psicopatico che, suo malgrado, si impegna a controllarsi e a guarire da quella patia di sentimenti che lo ha reso in passato una perfetta macchina per uccidere, viceversa i cattivi appaiono caricaturali e scontati, oltre che macchiette insopportabili.

E Kevin Durand, in sé bravo attore, ma troppo avvezzo ad abusare di ruoli di méchant sopra le righe (si pensi ai suoi ruoli commerciali in Primal in cui affronta Nicholas Cage o anche in pezzi d'autore come The Captive di Egoyan), non fa che ripetersi nei cliché più scontati.

Allo stesso modo il ruolo di Famke Janssen risulta inizialmente sufficientemente tratteggiato, ma poi abbandonato a se stesso fino ad un epilogo frettoloso e banale, così come la sceneggiatura sin troppo indecisa nel giostrarsi tra azione e momenti di ironia ilare fuori controllo, e una regia un po' qualunque e senza grandi tocchi personali a cura di David Hackl (sceneggiatore regista canadese specializzato in titoli tra horror della serie Saw e l'azione più pura e scontata), contribuisce a rendere questo modesto thriller come un prodotto di pura routine usa e getta, destinato ad essere dimenticato subito dopo la visione tutt'altro che coinvolgente. 

 

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