Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Esaurito il ciclo dei Racconti morali, Rohmer ci propone la serie di Commedie e proverbi, che con questa Moglie dell'aviatore comincia e si concluderà nel 1987 con L'amico dell'amica. Lo stile asciutto e minimo (ma non minimale) del regista rimane: nessun utilizzo di musiche, dialoghi in primo piano, i rapporti sentimentali come focus dell'indagine 'sociale' di Rohmer. Qui si scandaglia la componente della gelosia all'interno di una relazione, mostrando come, nonostante si sprechino tante parole, fra amanti c'è una sostanziale, sotterranea difficoltà di dialogo. "La vita e i romanzi sono differenti", fa dire il regista a un suo personaggio; "A me la vita piace quando somiglia ai romanzi", risponde l'altro. Nel secondo c'è l'approccio di Rohmer al cinema, nel primo, essenzialmente, la principale critica che gli si può muovere.
L'eccessiva gelosia di un ragazzo per una ragazza, sospettata di intendersela ancora con un suo ex (aviatore), porta lei a fingere che la tresca sia vera.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta