Espandi menu
cerca
Sabato sera, domenica mattina

Regia di Karel Reisz vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6726
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sabato sera, domenica mattina

di alan smithee
8 stelle
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
"Non ti credere che sia l'ultimo sasso che tiro"
Jimmy è un operaio che non si tira indietro, abituato allo sforzo fisico e al sacrificio, ma per sua natura ribelle, avvezzo a ergersi in cima alle barricate quando è arrivato il momento di protestare, sfoderando quel suo carattere grintoso e combattivo, lo stesso che lo tìrende per nulla indifferente al richiamo dei sensi, nonché completamente succube delle attrazioni femminili.
Il ragazzo frequenta di nascosto la moglie trascurata e più matura di lui, di un collega zelante quanto distratto nei suoi doveri di marito, ma non si nega nemmeno a frequentare una bellissima ragazza che ha l'ardire di incontrare ed irretire con i suoi modi dinoccolati e la sua parlantina.
Visualizza immagine di origine
Quando la moglie del collega si scopre incinta, Jimmy cerca di aiutarla ad abortire, ma tutto va a rotoli, finendo per essere smascherato. Solo la sua esuberanza gli permetterà in qualche modo di salvare la situazione, e di mettere almeno in parte la testa a posto cercando di sistemarsi definitivamente, sposando la bella fidanzata.
Tratto dall'omonimo romanzo di Alan Sillitoe, autore altresì dell'adattamento narrativo per lo schermo, prodotto da Tony Richardson, caposaldo come l'autore del movimento del "free cinema", "Sabato sera, domenica mattina" costituisce il folgorante esordio nel lungometraggio a soggetto del regista cecoslovacco naturalizzato britannico Karel Reisz
Una storia di ceti poveri e di ribellione, dove le "pietre piovono solo su chi è già oberato di problematiche e disgrazie, e non pago ha l'ardire di andare a cercarsi ulteriori guai.
Nel ruolo di Jimmy, il quasi esordiente Albert Finney, che quello stesso anno esordì proprio con Tony Richardson ne Gli sfasati, è straordinario  rendere l'impulsività ma anche l'umanità di un personaggio ribelle che tuttavia dimostra in più occasioni di possedere un cuore e una voglia di riscatto che ce lo restituiscono come individuo pieno di contraddizioni, ma irresistibile.
 
 
Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati