Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
credo che questo modo di commentare da cinefili alle volte sia realmente poco appropriato e un po' pagliaccesco...forse vi porta in alcune occasioni a non capire realmente quella che è l'essenza di un film come manifestazione artistica....analizzate per ogni pellicola i soliti aspetti, tralasciando il fatto che un prodotto si basa su alcuni punti di forza, e per fare in modo che questi possano venire alla luce a volte è necessario trascurare alcuni particolari che cambierebbero completamente il senso del film o il messaggio del regista stesso. Un film può anche avere una trama inesistente ed essere completamente basato su particolari evocativi, ma non per questo è scadente! Il film in questione è, a mio avviso,come molti altri film dell'epoca, una moltitudine di affreschi, caricati e sbeffeggiati, dell'Italia degli anni settanta, dal modo di pensare a quello di vivere, i sogni, i miti dell'epoca, le aspirazioni, i dubbi e le incertezze.La bici nell'armadio di Pozzetto e la frittata che gli prepara la moglie, la colazione cantata del commenda, o i dubbi esistenziali di Villaggio fino all'importanza vitale della gara di liscio per ottenere una Vespa.... Centinaia di particolari che caratterizzano un personaggio....cosa che nel cinema italiano attuale, anche di qualità, non troviamo quasi più per niente. Vengono descritte famiglie quasi perfette, senza giustificare nulla della loro vita privata e senza riportare nulla di ciò che è il senso di vita comune, creando situazioni virtuali e distanti un miglio dalla società attuale. Senza parlare poi di quella che erano le colonne sonore, geniali, descrittive ed appropriate soprattutto...cosa che anche oggi non esiste più...abilità artistiche di un popolo che stanno svanendo, e sta scemando anche la capacità di apprezzarle.Voto al film: 8
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