Regia di Dante Yore vedi scheda film
Brutale e sconsiderato seguito di un film derivativo ad opera di un regista che, per l'ennesima volta, tenta di creare un filone sulla scia di "Non aprite quella porta" (1974). Del tutto fuori luogo alcuni siparietti che vorrebbero essere ironici, limitati ai dialoghi dei protagonisti.
California (2005). I coniugi Walker stanno sperimentando una rivoluzionaria formula chimica su cavie umane, nel tentativo di creare una crema in grado di rendere la pelle del viso perennemente giovane. Per far questo sono alla ricerca di un gene presente nell'epidermide di pochi individui.
Oggi. Herschell Walker (John Littlefield) è rimasto vedovo, ma assieme ai figli e a un gruppo di collaboratori gestisce con buon profitto la "Cool Patch Pumpkins", una fattoria ormai avviata con successo. Oltre a produrre la "Florence" - crema viso miracolo - molto richiesta sul mercato, la tenuta è caratterizzata da un labirinto di mais, opportunamente costruito per evitare alle vittime di fuggire (la pelle umana è fondamentale per la produzione in massa del prodotto). Melanie (Tiana Tuttle) riprende i sensi scoprendo di essere tenuta in ostaggio, assieme a molte altre persone, in un'apposita sezione della fattoria. Nonostante sia muta, tenta di organizzare una fuga. Ma attraversare il labirinto si rivela sin da subito un'impresa quasi impossibile, a causa delle varie trappole e degli spietati custodi.
Seguito di Fear PHarm (2020) - opera d'esordio di Dante Yore - che torna di nuovo a trattare in questo banale proseguimento l'ormai abusato tema della famiglia perversa e malvagia, via di mezzo tra quella "tradizionale" di Non aprite quella porta (pellicola basilare della "new wave of horror", incalcolabili volte presa come modello) e quella "allargata" di La casa dei 1000 corpi (2003). Solo che York non è Hooper e ancor meno Zombie, quindi in questa occasione ogni elemento di interesse (il risvolto sociale: familiare in un caso e di aggregazione tra emarginati nell'altro) è del tutto assente.
Fear PHarm 2 procede dunque con banali citazioni, infatti i nomi Herschell e Walker rimandano a due celebri registi del genere, mentre alcuni dei personaggi della "famiglia" criminale sono modellati sui prototipi di Leatherface, Captain Spaulding e Baby/Sheri Moon Zombie. La cattiveria di fondo, sublimata in un finale frustrante, mal si adatta con dialoghi ironici e momenti da commedia del tutto inappropriati, intervallati da una violenza esplicita gratuita e superficiale (uno dei killer è costretto a interrompere l'inseguimento, dopo aver decapitato una ragazza, per colpa del sangue che gli è entrato in un occhio). La storia non ha alcuna parvenza di credibilità e la sceneggiatura si focalizza a descrivere in sostanza le peripezie del gruppo di evasi (in prevalenza femmine), concentrando lo sviluppo sul loro correre in lungo e in largo in percorsi opprimenti, delimitati dalle colture di mais. Recupereremo anche il primo capitolo, ma permangono forti dubbi che possa essere migliore di questo prevedibile e trascurabile seguito.
"Un viso senza rughe è un cielo inespressivo, un pensiero superfluo."
(Tahar ben Jelloun)
Trailer
F.P. 26/10/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 74'36) / Data del rilascio USA (theatrical): 19/10/2021
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