Regia di Corso Salani vedi scheda film
È davvero interessante, ed encomiabile, il cammino che Corso Salani si è scelto all’interno del cinema italiano: dopo aver recitato per Marco Risi in due film come “Il muro di gomma” e “Nel continente nero”, accanto ad Abatantuono, avrebbe potuto tranquillamente fare l’attore nel cinema “commerciale”, invece ha scelto una strada più personale ed inquieta, a cavallo fra cinema narrativo e reportage d’autore. “Occidente” racconta l’incontro fra un luogo, Aviano, paesino friulano che vive intorno alla famosa base Nato, e una persona, Malvina, (Agnieszka Czekanska), giovane rumena, cameriera in una pizzeria country & western. L’amore silenzioso che prova per lei Alberto, un insegnante di inglese (lo stesso Salani), è uno spunto più emotivo che narrativo. Succede poco nel film, o meglio, succede tutto dentro la coscienza di Malvina, nel suo sentirsi straniera ovunque, nel suo offrirsi a uomini distratti che la prendono per una prostituta e si meravigliano quando lei rifiuta i loro soldi. L’Occidente di Salani è una doppia illusione: per noi che sogniamo l’America, per Malvina che ha sognato (altrettanto vanamente) l’Italia. Un film su mille solitudini, una love-story reticente ambientata in una Terra di Nessuno dove politica, memoria, sentimenti sono azzerati. Una Terra di Nessuno chiamata Nordest, Italia.
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