Regia di Michel Ocelot vedi scheda film
“Principi e principesse” è un piccolo film ma a suo modo importante, perché conferma la praticabilità e il primato di un cinema d’animazione divergente rispetto a quello proposto dai grandi studios, il quale sacrifica la fantasia sull’altare di una tecnologia che insegue una verosimiglianza sempre più spiccata. Non è un caso quindi, che a fronte di una strabiliante e affascinante ricchezza di un’immagine più vera del vero, i grandi film d’animazione dimostrino sempre di più una preoccupante debolezza proprio sul versante della fantasia, quasi fosse più importante il “come” piuttosto che il “ciò” che si racconta. Michel Ocelot ha scelto da sempre di stare dalla parte del Regno di Fantasia e rimettendo insieme otto racconti televisivi, prodotti oltre dieci anni fa, lancia di nuovo la sua sfida. Si tratta di racconti realizzati con la tecnica bidimensionale delle ombre, partoriti dalla fantasia di un ragazzino, una ragazzina e un anziano tecnico che s’incontrano la sera in un cinema abbandonato. I tre si divertono ad inventare storie che hanno il sapore delle vecchie favole delle nonne e che senza fatica affascinano e divertono i piccoli sotto i dieci anni, trasportandoli in un regno dove principi, principesse, regine e streghe continuano il loro vecchio e sapiente spettacolo.
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