Regia di Antony Hoffman vedi scheda film
Tecnicamente valido ma un po' moscio ...
In un prossimo futuro , la Terra sta diventando sempre più inabitabile . Gli scienziati cominciano così a migliorare le condizioni di Marte , per renderlo in grado di ospitare esseri umani , ma qualcosa sembra non andare per il verso giusto e così viene mandata un' astronave per verificare cosa non va ... Dopo parecchi anni di oblio , intorno all' anno 2000 , sono stati prodotti in America ben tre films di una qualche ambizione , ambientati sul pianeta rosso . Questa cerca di essere una pellicola di fantascienza " realistica " , senza mostri o alieni incombenti , ma non mancano alcuni stereotipi del genere : l' equipaggio , che dovrebbe essere accuratamente selezionato ed addestrato , appare piuttosto litigioso , l' astronave va in avaria sul più bello e il robot ( classicamente ! ) impazzisce e diventa un letale nemico degli umani .
In compenso c' è una bella ricostruzione scenografica della superficie marziana ( ricreata in Giordania ed in Australia ) , grazie anche ad un' eccellente computer grafica , come si nota pure nell' animazione del robottino . Il tutto poi è valorizzato dall' eccellente fotografia satura di Peter Suschitzky . Il salvataggio finale è ben girato , ma nel film ci sono un po' troppi improbabili escamotages che permettono ai naufraghi di resistere , primo tra tutti l' incredibile abbondanza di relitti di spedizioni precedenti da cannibalizzare . Il cast è ricco di nomi di buon pregio , da Val Kilmer a Tom Sizemore ( che non andavano molto d' accordo sul set ! ) , da Carrie Ann Moss a Simon Baker , da Benjamin Bratt a Terence Stamp ( sottoutilizzati ! ) . Ai botteghini è andato maluccio e per questo è rimasto l' unico film della brevissima carriera registica di tale Anthony Hoffman . Diciamo che , sommando i pro e i contro , obiettivamente posso arrivare a dargli 5,5 ...
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