Regia di Antony Hoffman vedi scheda film
Corre l’anno 2050. La Terra, tanto per cambiare, è in grave pericolo. Per salvarsi non sono necessari viaggi lunghissimi e improbabili. La destinazione è a portata di volo breve: Marte. Il pianeta rosso deve essere colonizzato e un’enorme astronave, simile a tutte le astronavi del cosmo, parte per una ricognizione. Il capitano è la bella e tonica Carrie-Anne Moss che arriva direttamente da “Matrix” come i responsabili del sonoro, la costumista e lo scenografo. I punti di contatto con quel capolavoro di massa sono solo questi. Tra gli uomini dell’equipaggio sono in evidenza Terence Stamp, relegato nel ruolo dell’ospite d’onore che filosofeggia, Tom Sizemore e Val Kilmer. Mentre la comandante in candida canottiera resta in orbita, un modulo tocca il suolo del pianeta e cominciano i guai e le scoperte. Il robot, per non trasgredire le regole, si ribella e diventa un predatore feroce; su Marte c’è ossigeno e non è disabitato. La pattuglia sperduta sarà, come da patto con lo spettatore, sfoltita. Diretto da un ordinato esordiente che arriva dalla pubblicità, scritto da due navigati sceneggiatori, questo esempio di fantascienza dal volto umano non annoia e non stimola. Il cast non è bene assortito e le cose migliori sono il set e gli scenari naturali.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta